La Polverini finalmente si dimette. Ora si vada subito al voto

ROMA – Lo ha fatto per davvero. Finalmente Renata Polverini, dopo aver illuso i cittadini per tre giorni, ha firmato ufficialmente le sue dimissioni e le ha trasmesse al presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese, il quale a sua volta dovrà emettere il decreto di scioglimento del Consiglio regionale.

Stando ai tecnici della Pisana non ci sarebbero limiti di tempo per varare il provvedimento, ma, una volta sciolto il consiglio regionale, Polverini avrebbe 90 giorni di tempo per emettere il decreto per indire le elezioni. La Polverini ha voluto precisare ai cronisti le sue dimissioni, questa volta irrevocabili, “causate da una faida interna al Pdl”, di cui i risvolti sono ben noti.

Prima dell’ultimo atto, l’ex Presidente ha firmato il decreto per la riduzione degli assessori, che da 15 diventano 10. Perdono così il posto per effetto dei tagli  Stefano Zappalà (Turismo e marketing made in Lazio; Marco Mattei (Ambiente e Sviluppo sostenibile); Gabriella Sentinelli (Istruzione e Politiche per i giovani); Angela Birindelli (Politiche agricle e Valorizzazione dei prodotti locali); Francesco Lollobrigida (politiche mobilità e trasporto pubblico locale).
Ecco la nuova composizione della Giunta, che ricordiamo resterà incarica fino a nuove elezioni per i compiti di ordinaria amministrazione:  Fabiana Santini (Cultura, Sport, Politiche Giovanili e Turismo), Maria Zezza (Politiche per il lavoro e formazione professionale, Istruzione e diritto allo studio), Fabio Armeni (Risorse umani, Demanio e patrimonio), Teodoro Buontempo (Casa, Terzo settore, Servizio civile e Tutela dei consumatori), Giuseppe Cangemi (Enti locali e sicurezza, Ambiente e sviluppo sostenibile, Politiche dei rifiuti), Stefano Cetica (Programmazione, bilancio e informatizzazione), Luciano Ciocchetti (Territorio e Urbanistica), Pietro Di Paolantonio (Sviluppo economico e Agricoltura), Aldo Forte (Politiche sociali della famiglia), Luca Malcotti (Infrastrutture e lavori pubblici, Mobilità e trasporti). Confermato  Luciano Ciocchetti alla vice presidenza.

Ma la saga del Laziogate non finisce qui. L’Espresso ha già pubblicato delle anticipazioni su una presunta gita a Ponza fatta dalla Polverini lo scorso 24 giugno utilizzando due motovedette delle Fiamme Gialle per recarsi ad assistere alla finale del Premio Caletta.
La notizia non è passata inosservata, tanto che Esterino Montino ha già aspramente criticato l’ex governatrice. “Cosa ci fa la paladina antisprechi e anticasta su motovedette della Guardia di Finanza dirette a Ponza? E che impegni aveva l`assessore Cetica? Non c`era altro modo di raggiungere l`arcipelago laziale?”, ha tuonato il capogruppo del Pd.

“Dopo i  cosiddetti` improrogabili impegni che la costrinsero a prendere in passato un elicottero per una sagra del peperoncino c`era davvero necessità di utilizzare per sè e per i suoi amici mezzi delle forze dell`ordine deputati alla lotta al contrabbando – si chiede Montino – L`obiettivo del viaggio era la partecipazione al premio Caletta? Ogni giorno che passa assistiamo a nuovi scoop sui discutibili comportamenti tenuti dalla maestrina e dal suo cerchietto magico in questi due anni e mezzo alla Regione Lazio».

Montino asupica che – visto l’epilogo Polverini – si possa andare alle urne  tra la fine di novembre e i primi 10 giorni di dicembre.
“Il Lazio ha bisogno di voltare pagina”, tuona l’esponente del Pd. “Lo dicono i sindacati, lo dice Confindustria, lo dice la Chiesa. Lo dicono i cittadini esasperati, lo richiede la sanità allo sfascio, i trasporti nel caos, la questione rifiuti che è lì pronta a esplodere. Non basta il rating per risollevare il Lazio e l’annuncio dell’assessore Cetica che proseguirà il suo lavoro nell’ordinaria amministrazione più che una banale constatazione suona come una vera minaccia. Si vada subito alle elezioni”.

 

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