Per gli esodati niente soldi

Per risparmiare di notte si abbassano le luci. Tagli alla sanità. Camusso. governo miope

 
ROMA – Da una arte si fa bocciare dalla Ragioneria dello Stato il disegno di legge che apporta modifiche alla “riforma” della pensioni targata Fornero poi si porta alla attenzione dei rappresentanti delle Regioni e degli enti locali una disegno di legge che modifica  il Capitolo quinto della Costituzione che riguarda i poteri di queste istituzioni. Già che c’era il governo Monti prende le mosse dalle indicazioni date da enti locali locali e Regioni  per una riduzione delle spese alla luce degli episodi di corruzione emersi in questi giorni. E cerca di portare nel carniere altri tagli che vengono respinti dalle associazioni che rappresentano comuni e regioni. Addirittura si era parlato di un decreto legge per fare più presto dimenticando che si tratta di modifiche della Costituzione e non sembra decente muoversi con un decreto. Non basta si va alla ricerca di dieci, dodici miliardi, prima si era parlato de sei ( sono quelli che servono per l’Iva) poi sono aumentati con il passar delle ore. Colpita ancora la sanità con tagli poer 1,5 miliuardi. Nelle ore notturne il coprifuoco, si abssaanno le luci per risparmiare. Mentre scorrevano queste scene da film dell’horror, proprio questa è la parola da usare a fronte dai nuovi dati che vengono dall’Istat e riguardano  il tenore di vita delle famiglie il cui potere d’acquisto è ridotto ai minimi termini con una perdita del 13,2% dal 2008 ad oggi, pari a circa 3.907 euro a famiglia.

Grilli nega che si tratti di una nuova manovra. Ma sempre tagli sono

Arriva il ministro Grilli, quello che tiene la borsa, e annuncia che bisogna tagliare. Altro che garantire gli esodati e  rendere meno traumatico l’innalzamento dell’età della pensione come prevede il disegno di legge presentato dall’ex ministro del governo Prodi, Cesare Damiano ( Pd) a nome dei gruppi  della Camera con l’assenso dei gruppi di maggioranza e di opposizione. Il ministro  mette le mani avanti e dice che non si tratta di una nuova manovra, come aveva  pronosticato Susanna Camusso che aveva sentito odor di bruciato per l’improvvisa convocazione da parte di Monti prima del Consiglio dei ministri. Anche il presidente di Confindustria aveva detto che non sperava in niente di buono. Il segretario generale della Cgil faceva presente che se si trattava di nuovi tagli e non c’erano risposte sulle richieste dei sindacati per quanto riguarda reali misure per la crescita,interventi per i lavoratori delle aziende in crisi non escludeva lo sciopero generale. Grilli smentiva che si trattasse di una nuova manovra ma non smentiva i tagli. Per le pensioni confermava che non c’era niente da fare.

La Ragioneria dello Stato blocca la legge Damiano
La Ragioneria dello Stato rendeva noto che il disegno di Legge Damiano aveva un costo non sopportabile, ben trenta miliardi. La copertura finanziaria per risolvere la questione esodati sarebbe risultata “ampiamente  insuffciente”. E inviava alla presidenza del Consiglio e  alla Commissione Bilancio della Camera la relazione tecnica. “Non può non farsi presente prioritariamente – si legge ancora nella relazione tecnica – che sul piano del metodo l’introduzione di rilevanti maggiori spese utilizzando a compensazione un aumento della pressione fiscale rende certamente più arduo e problematico il rispetto della regola sulla dinamica complessiva della spesa prevista dal fiscal compact recentemente ratificato dal Parlamento richiedendo a tal fine l’individuazione di corrispondenti misure compensative sul versante della spesa del comparto della pubbliche amministrazioni». Per quanto riguarda l’insieme della proposta di legge di modifica della riforma delle pensioni, la Ragioneria rileva che «il complesso delle disposizioni in esame, dirette ad abbassare significativamente l’età media di accesso al pensionamento, determina oneri di rilevante entità compromettendo non solo gli effetti della riforma del 2011 ma anche quelli del complessivo processo di riforma implementato negli ultimi dieci anni» . E qui sta proprio il punto. Perché la copertura degli esodati come ha sottolineato Susanna Camusso, ribadendo che occorre portare avanti la legge Damiano non né immediatamente necessaria. Si tratta di un processo che durerà alcuni anni.

Per gli esodati serve una norma generale finanziata anno per anno

“Serve  una norma generale- dice- trovando i finanziamenti di anno in anno” Come, le viene chiesto: “ Qualche aereo F35 in meno e la Patrimoniale” Sulla vicenda arriva una “ precisazione” rispetto a chi, autorevoli esponenti del governo, ha parlato di bocciatura.  “Ho proposto di rinviare alla commissione di merito il provvedimento sulle pensioni. La relazione tecnica presenta oneri finanziari rilevanti. Data l’importanza della materia, l’attesa e la delicatezza dell’argomento, abbiamo ritenuto opportuno chiedere alla commissione Lavoro di prospettare nuove soluzioni Afferma Pier Paolo Baretta, capogruppo Pd,in Commissione Bilancio-che consentano di risolvere gli aspetti prioritari che riguardano gli esodati. Nessuna bocciatura, quindi, ma un  ricoinvolgimento”..  Da Bersani viene un richiamo a dare una soluzione ai problemi , cos’ come indicato dal provvedimento di legge approvato dalla Commissione lavoro della Camera.

Cgil  non escluso il ricorso allo sciopero generale

 Dalle pensioni alla legge di stabilità. Riunione notturna del consiglio dei ministri dopo aver parlato con i sindacati. Bonanni  è uscito dall’incontro dicendo che “ è stato cordiale, sereno. E’ fiducioso , su cosa non si capisce, dice che “bisogna vigilare”, altrettanto non si capisce. Camusso parla di un “ governo miope”,” non ci è stato dato nessun documento”. Insomma niente di buono. Non a caso da Piazza Montecitorio dove si è svolto un presidio degli esodati non aveva escluso lo sciopero generale, noi ci muoviamo aveva detto ricordando che il 29 ottobre ci sarà la grande manifestazione di Piazza San Giovanni con i lavoratori delle aziende in crisi.

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