Bersani ai Progressisti europei: “Mi impegno a vincere per tutti noi”

ROMA – “Mi impegno a vincere per tutti noi, ma anche un po’ per voi”: questo uno dei passaggi più significativi dell’intervento di Pierluigi Bersani, segretario Pd e candidato premier per il centro sinistra, al Progressive Alliance Conference, conferenza di due giorni dei progressisti europei,  che si è tenuta a Roma presente anche Nicchi Vendola che è intervenuto nel dibattito.

Molti i problemi che sono stati discussi dagli esponenti dei partiti  presenti a questa  prima assemblea. L’Europa, la crisi, la recessione, le politiche per uscirne, la crescita, l’uguaglianza, il lavoro, i diritti dei lavoratori, problemi che riguardano l’Europa, gli Stati Uniti, gran parte del mondo,. Uno sguardo particolare alle elezioni italiane. La candidatura di Bersani  a presidente del Consiglio ha visto  il pieno sostegno degli esponenti dei partiti che hanno partecipato a questa prima assemblea.

Il sostegno del laeder dei socialisti francesi

 In particolare il leader del  Partito socialista francese.Harlem Désir che ha concluso i lavori insieme a Bersani  ha  augurato al segretario del Pd e alla coalizione di centrosinistra un successo che riguarda tutte le forse progressiste europee che vogliono il cambiamento. Ai lavoro hanno preso parte nella giornata conclusiva, aperta da Lapo Pistelli, responsabile esteri del Partito democratico. Fra gli interventi quello di Sigmar Gabriel, leader  del partito wsociasldemocratico della Germania,Alfredo Lazzeretti, Segretario Generale Partito Socialista, Argentina,Peter Shumlin, Governatore del Vermont, Presidente dell’Associazione dei governatori democratici, Partito Democratico, USA Boris Tadic, Ex Presidente della Serbia.
Quando qualche mese fa abbiamo pensato di ospitare quest’iniziativa- ha detto Bersani- non sapevamo che saremmo stati a ridosso dalle elezioni, né che saremmo appena usciti dalle primarie della coalizione di centrosinistra e sul punto di affrontare le prime primarie per la scelta dei parlamentari.”

Pieno sostegno della Assemblea alla candidatura del segretario del Pd.

“L’incoraggiamento che riceviamo oggi da questa platea- ha detto Bersani nel corso del suo intervento- ci carica di una responsabilità ulteriore perché con una vittoria del Partito Democratico alle politiche sarà possibile un reale cambiamento degli equilibri politici europei. O si vince insieme o non si vince, e mi prendo qui l’impegno a vincere.” E’ molto giusto che l’Alleanza dei progressisti- ha detto- al suo primo atto comici a preoccuparsi dei problemi del mondo. Sovranità politica reale vuol dire riallacciare la legittimazione democratica della decisione con strumenti effettivamente in grado di   implementare oem decisioni stesse, una politica che riesca a regolare e indirizzare,una politica che preveda un meccanismo di partecipazione, quindi democratica”. Occorre “ limitare la sovranità dei mercati-ha proseguito-  e insieme occorre  un controllo politico democratico sui fenomeni di globalizzazione che ora non esiste e la finanza è il caso più eclatante. Ma c’è anche quello delle bilance commerciali, e c’è il lavoro che non può diventare oggetto di guerre nel mondo. Nessuno fa miracoli- ha affermato- ma serve la percezione che qualcuno se ne occupi, sennò fermare il populismo e le ideologie delle destre sarà moltodifficile guardando al futuro”

Vendola. Il vostro vocabolario   è anche il mio

“Questa giornata- ha detto il leader di Sel Nichi Vendola- ci consente di prendere le distanze dalla politica del provincialismo che in questo momento affligge l’Italia. Abbiamo assistito alla progressiva scomparsa del Mondo nella politica, noi che abbiamo imparato ad amarla  osservando il mappamondo. Mi sento totalmente a mio agio in questa discussione perché il vostro vocabolario è il mio vocabolario. Io vengo dalla storia della sinistra radicale e alle dispute sostituire confronto, spazio  alle riflessioni sul nostro tempo: le esperienze e intuizioni della mia storia che sarebbero utili ai progressisti come lo sono state le loro per me.”

Sono idee di coesione, di rilancio, di crescita e di vittoria, quelle emerse dalla conferenza di oggi: tutte espressione di una reale volontà di cambiare il Paese, percependo cosa sta cercando e che lingua vuole parlare.

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