Pdl-Lega accordo fatto. Berlusconi, dal family day alle coppie di fatto

ROMA – Dopo un lungo tergiversare ecco arrivare l’accordo tra Pdl e Lega. Accordo siglato proprio questa notte nella sontuosa villa di  Arcore. Ad annunciare l’alleanza è lo stesso Silvio Berlusconi  durante un’intervista rilasciata a radio Rtl 102.5. 

“Habemus papam! Questa notte, all’una e trenta,   abbiamo firmato l’accordo con la Lega Nord, io per il popolo della libertà e Roberto Maroni per il Carroccio, che sarà candidato in Lombardia”. E poi: “Io – aggiunge il Cavaliere – sarò il leader della coalizione dei moderati”. In caso di vittoria, ipotizza Berlusconi, ” Angelino Alfano potrebbe essere il premier e io ministro dell’Economia”. Tuttavia è ancora da decidere chi sarà il futuro premier e Berlusconi ha voluto evidenziare che il capo della coalizione sarà sempre lui e di conseguenza indicherà con gli altri partiti della coalizione il futuro candidato.

Insomma, Berlusconi incassa questa alleanza da tempo ventilata, nella quale è indubbio che il Carroccio come si prevedeva, ha chiesto di correre con Maroni per il governo della Lombardia. Sempre dai microfoni di Rtl Berlusconi fa addirittura un passo avanti dicendosi pronto al dialogo con tutti fuorchè Monti. “La delusione nei confronti di Mario Monti – precisa – è stata talmente grande che non credo ci possa essere alcuna possibilità di dialogo”. “Credevo che Monti fosse un altro Monti”, sottolinea Berlusconi.
“Il premier dimissionario, a suo parere, “rientra nella categoria dei professori che prendono lo stipendio e che l’economia la guardano dal buco della serratura”. Quanto all’operato dell’attuale governo, per Berlusconi i tecnici «hanno fatto male al Paese» visto che tutti gli indicatori economici sono peggiori che nel 2011.

Non mancano poi le consuete critiche ai comunisti. “Io riconosco lo stesso pericolo del ’94: come allora oggi il pericolo è che al governo vada la sinistra, che si è mimetizzata sotto sigle diverse ma che sostanzialmente è ancora la sinistra di allora. C’è stata la speranza di Renzi, mal gliene incolse venire ad Arcore, ma attraverso la sceneggiata delle primarie Renzi è stato escluso da qualsiasi possibilità di incidere. Oggi abbiamo ancora una ideologia comunista, la più retrivia, e tutto il partito nelle sue espressioni più avanzate è ancora lo stesso, con lo stesso modo di trattare gli avversari e il pericolo grave che sentivo allora lo sento oggi”.
E non finisce qui. Berlusconi, ora si dice addirittura favoirevole sulle coppie di fatt: “Serve la maggioranza in Parlamento per cambiare il Codice civile“. Una precisazione che fece anche nel 2009, nel giorno in cui si svolse il cosiddetto “Family day”. All’epoca il cavliere disse testualmente in tema di unioni civili. ”Io penso che non convenga fare, perché è contro la nostra tradizione e contro la nostra Costituzione, un matrimonio di serie B, che non è assolutamente necessario”.

 

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