Il Montipartito, nasce già vecchio ed ora è decrepito

ROMA – Monti chiude in bruttezza una campagna  elettorale costellata da gaffe, battute  all’inglese,dicono i suoi fans, che non fanno ridere e neppure sorridere, non ha argomenti, non offre prospettive, non indica un futuro per questo Paese.

Non solo ha pure imparato a barare. Ora si prende  il merito di aver tirato fuori l’Italia dalla recessione.  La commissione europea, infatti, dice, prevede per l’Italia l’uscita dalla recessione a partire dalla metà del 2013. “ Il tunnel –ha affermato  c’era, era lungo, lo sapevamo, ci si sforzava di vedere una luce anche per dare una speranza, ma ora sono durevoli istituzioni terze a intravederla”. La cose non stanno così. In realtà, come dicono i diversi centri di ricerche economiche, il tunnel e la luce non c’entrano per niente. Si parla infatti di una inversione del ciclo recessivo che dipende da un complesso di fattori che varcano i confini italiani ed europei per avvicinarsi a quella Usa e di paesi come il Brasile,la Russia, l’India, la Cina, il Sud Africa.  

Se prosegue “l’inerzia” il Pil del 2007 verrà raggiunto nel 2021

Sempre gli analisti quelli veri,  che guardano all’economia reale dicono, a proposito dell’Italia che se prosegue la fase di “inerzia” per quanto riguarda le politiche di crescita, di sviluppo, i livelli di Pil del 2007 verranno raggiunti solo tra il 2019 e il 2021. Non solo Monti dovrebbe sapere che quando un ciclo economico recessivo svolta   la situazione non migliora immediatamente. La seconda metà del 2013 sarà la peggiore di questa ,lunga  crisi. Queste cose elementari le conosce anche Oscar Giannino.  Che non è un laureato e non ha studiato alla Bocconi. Ma Monti , che della Bocconi è stato anche preside o presidente sembra ignorarle. Le sue ultime “quattro azioni quattro, come quando si annunciavano le ballerine degli spettacoli del varietà, da attuare subito per rimettere in moto il Paese., “un impegno straordinario per lottare contro la disoccupazione e la precarietà”.  Manco a dirlo le “ riforme” riguardano  il mercato del lavoro che “creano crescita”.

Più “flessibilità” per il lavoro,significa licenziamenti facili

Determinante. Un nuovo contratto a tempo determinato più flessibile per tutti i nuovi assunti” Insomma, tradotto nel linguaggio delle persone normali quel “flessibile “ significa mani ibere, possibilità di licenziare senza nessun strumenti di salvaguardia per il lavoratore. Le altre proposte riguardano sgravi fiscali per diminuire il costo del lavoro dei nuovi assunti.  Scopre l’acqua calda perché il problema è che non ci sono posti di lavoro, vanno creati, occorrono investimenti pubblici e privati, occorre una politica industriale che guardi allo sviluppo sostenibile e, da subito rimettere in modo l’economia altrimenti siamo a quell’inerzia che ci porterà dritti al 2021 se va bene per rimettere in senso il Pil. Dire queste cose per Monti significa fare “ideologia e per questo è “inutile il voto di una sinistra ancora prigioniera di gabbie ideologiche  e di una odea antica del Paese e del mondo”. E continua a ripetere come un disco rotto che lui è il nuovo il Pd è il vecchio, con Sel avrebbe riformato  il partito comunista. A parte  che c’è chi dice “ fosse vero” Monti non ha neppure idea di quando il  Pci ha cessato di vivere, un bocconiano dovrebbe perlomeno conoscere la storia patria,.   Lui è il nuovo il Pd è il vecchio. Ora la realtà è che il Pd è come un basmbinino,è nato da pochi anni e, come un bambini a volte fa le bizze , è litigioso. Ma  che significa un partito vecchio? Per esempio negli Usa nessuno si sognerebbe di dire che i democratici e i repubblicani sono vecchi, eppure  contano decine e decine di anni.

Le idee del premier nel segno della conservazione

Vecchio e nuovo si misurano sulla base della idee e quelle di Monti e del suo partito  sono non solo vecchie, ma decrepite. Richiamano il neo liberismo, esprimono un capitalismo che ha provocato disastri nel mondo, un capitalismo della conservazione,  arroccati nei paesi europei.  Il consumo prevale sul lavoro, questa l’idea centrale delle<politiche di austerità che hanno colpito le fasce più deboli della<popolazione e poi hanno raggiunto  gli operai, il ceto medio come dice Obama. Le moderne scuole di pensiero, gli economisti americani che sostengono l<presidente Usa pongono invece illavoro al primo posto. Se non c’è lavoro i consumi sono un bene di cui possono appropriarsi solo le cassi agiate, i ricchi. Monti punta a rimettere in movimento i meccanismi inceppati del vecchio capitalismo. Ma ciò non è possibile e non va bene neppure a chi punta ad un capitalismo dal volto umano. E’ questa la partita che si gioca nel nostro Paese. Monti se ne faccia una ragione.

Condividi sui social

Articoli correlati