13 febbraio. La domenica delle donne

“Sicure dunque e a testa alta, in qualsiasi luogo ci toccherà di andare, avviamoci con passo intrepido, misuriamo ogni angolo di terra, quale esso sia…” (Seneca, “De consolatione”)

ROMA –  Domenica 13 marzo alle ore 14, Roma (Piazza del Popolo) accoglierà la manifestazione per la tutela della dignità delle donne italiane, oltraggiata da quel che è noto e che si ravvisa tra le quinte scenografiche della politica attuale.

Non solo la capitale, ma anche le altre città d’Italia stanno rispondendo all’appello di mobilitazione, nel blog Se non ora quando è possibile aderire personalmente alla petizione nazionale e monitorare quali altri eventi si svolgeranno città per città.

Se è vero che la rinascita del Paese può e deve partire dalle donne, è vero anche che questa dovrà essere supportata dagli uomini, unici garanti dell’autonomia femminile.
Tra i poliformi dati raccapriccianti relativi alla disuguaglianza uomo-donna, uno balza immediatamente agli occhi: nella nostra democrazia le elettrici sono il 52%. Le elette sono poco più del 10%. Le donne non figurano nei Consigli d’Amministrazione dei gruppi importanti. Non determinano le politiche aziendali né quelle sociali. L’Italia per il tasso di impiego femminile è al penultimo posto in Europa, la maggior parte delle donne lascia il lavoro dopo il primo figlio. I Paesi con record positivi di presenza femminile al governo hanno i migliori servizi per le famiglie. Se si raggiungesse il 60% di occupazione femminile, come scritto nel protocollo firmato dall’Unione Europea, l’Italia percepirebbe probabilmente dei miglioramenti per quanto riguarda il Pil. Niente di nuovo sul fronte occidentale, perché questo già è documentato altrove.

I dati Istat e non solo dimostrano che quanto detto è riconducibile a una mera questione culturale, sembra infatti che i cittadini elettori si sentirebbero meno a proprio agio con una donna alla più alta carica del Paese. Vige in Italia quel principio per il quale non è accettabile che una donna assuma pubblicamente potere. Quando assumono un potere pubblico, vengono spesso bollate negativamente.
L’obiettivo della manifestazione di domenica sarà quello di vincere la battaglia contro condizionamenti culturali fortissimi, che le donne italiane possono aggiudicarsi solo con il supporto di tutta la popolazione.

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