Ruby. Parte il giudizio immediato per Berlusconi. Il 61% degli italiani vuole le dimissioni del premier

ROMA -Oggi la Procura di Milano ha presentato al Gip la richiesta di giudizio immediato per Silvio Berlusconi, poichè esiste la tangibile evidenza delle prove raccolte dagli inquirenti.

Due i reati contestati dai Pm al leader del Pdl: concussione per l’ormai nota  telefonata che lo stesso premier fece alla Questura di Milano per tirare fuori dai guai Ruby Rubacuori accusata di furto, spacciandola per la figlia del presidente egiziano Mubarak. E poi c’è la prostituzione minorile in quanto la giovane marocchina – secondo le indagini degli inquirenti – avrebbe avuto solo 17 anni all’epoca degli incontri con il premier durante le feste nella sua residenza privata. Due accuse così intrecciate tra di loro, che secondo i magistrati viaggiano di pari passo. A breve la patata bollente passerà nelle mani del gip Cristina Di Censo, la quale entro cinque giorni dovrà valutare se sussistono tutte le condizioni  per aprire il processo che vedrà Silvio Berlusconi nel banco degli imputati  per i presunti reati commessi, oppure rigettare la richiesta stessa.

L’annuncio era arrivato ieri direttamente dal procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati,  il quale precisava che la posizione di Berlusconi era stata stralciata nei confronti degli altri indagati, ovvero Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti, per i quali si procederà con rito ordinario.

Nel frattempo spuntano  dei video e delle foto scattate nel capodanno del 2009  che lo ritraggono assieme a Noemi Letizia, anche lei all’epoca delle riprese minorenne. A rivelare quest’ultima notizia è il settimanale Oggi, la cui testata precisa che le immagini scottanti sono nelle mani di Vincenzo Oronzo, il fratello di Roberta, anche lei presente agli incontri del premier sia a Palazzo Grazioli che a Villa Certosa quando non aveva ancora raggiunto la maggiore età. Sempre secondo il settimanale ci sarebbero anche due video girati a Villa Certosa e quattro a Palazzo Grazioli.  Le foto, in cui appare Berlusconi assieme alle due ragazze,  sarebbe un ulteriore tassello delle  frequentazioni del premier con le minorenni. Senza dimenticare il caso di Iris Berardi, altro filone d’inchiesta separato da Rubygate e  in corso di accertamento, dal quale emerge che la giovane ragazza di origini brasiliane trascorse una notte ad Arcore tra il 12 e il 13 dicembre scorso, quando era ancora minorenne.

Intanto la difesa va alla ricerca di mosse strategiche nel tentativo di sferrare il contrattacco. Niccolò Ghedini, legale del premier arriva addirittura a parlare di violazione della Costituzione mentre Berlusconi rovescia a suo vantaggio la questione, la quale a suo giudizio, viola non solo la competenza funzionale e territoriale, ma soprattutto il voto espresso dal Parlamento e quindi un potere dello Stato. Insomma Berlusconi alle strette tenta di appellarsi ai soliti probabili numeri che lo danno per vincente.

Ma anche in questo caso la posizione del cavaliere perde punti. E parecchi. Almeno questo rivela  l’ultimo sondaggio dell’Ipsos diffuso ieri sera da Nando Pagnoncelli nel corso della trasmissione Ballarò. Il 61% degli italiani ha risposto che Berlusconi dovrebbe dimettersi, e non solo. Il premie in un eventuale scontro  Vendola, Bersani e Casini uscirebbe con le ossa rotte.
Ecco i dati diffusi: Bersani 43%  Berlusconi 33% – Casini 45% Berlusconi 32%. Mentre in una sfida politica a tre ecco i numeri. Bersani 36%, Berlusconi 32% e Casini 19%. Vendola-Berlusconi-Casini:  32%, 31% e 21%.

Numeri che parlano da soli sulla credibilità perduta del premier.

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