Festini ad Arcore, Ruby ai giudici: mai avuto rapporti intimi con Berlusconi

 MILANO – Al Tribunale  di Milano è stato il giorno di Ruby, la giovane marocchina al centro dei processi sui presunti festini a luci rosse ad Arcore, citata come testimone al processo che vede imputati Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti.

I legali di Minetti e Fede hanno negato il consenso all’acquisizione de iverbali da lei resi in fase di indagini.

 

Ruby nega di aver avuto rapporti sessuali col Cav

Ruby durante la sua testimonianza in aula di tribunale ha negato di aver avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi. La ragazza lo ha specificato rispondendo a una domanda del Pm Antonio Sangermano. Ruby ha anche ribadito che Berlusconi non le ha mai dato né le ha mai promesso i 5 milioni di euro, cifra che aveva appuntato su un diario. “Non ho mai avuto trattative dirette per avere quei soldi”, ha esclamato la giovane marocchina. Ruby aveva raccontato che avrebbe dovuto ricevere tra i tre e i sei milioni da Berlusconi solo “per vantarmi con moltissime persone. Lo avevo detto in giro per giustificare quello che era uscito sui giornali”. Il presidente del collegio, Annamaria Gatto, facendo riferimento a un blocchetto sequestrato due anni fa nell’ abitazione di Genova della ragazza e sul quale aveva annotato che avrebbe dovuto ricevere 5 milioni dall’ex premier, le ha chiesto chiarimenti. E lei più di una volta ha detto di aver raccontato quella storia “per vantarmi, se fosse stato vero non avrei avuto bisogno di scriverlo”. Ruby ha anche affermato di aver mostrato quell’appunto allo stesso Luca Risso, il compagno attuale, a sua madre e alle amiche che andavano a farle visita perché “per tutti l’essere finita in un caso del presidente Berlusconi era un cosa non normale. Perché era un uomo straricco”.

 

La ‘parentela’ con Mubarak

Ruby  ha raccontato che al termine della prima serata in cui si recò a Villa San Martino, il giorno di San Valentino del 2010, “Silvio Berlusconi mi diede una busta con 2/3mila euro”. In quella occasione, raccontò “una storia inventata, e cioè di essere figlia di una cantante brasiliana-egiziana e di essere “parente” di Mubarak. “Silvio Berlusconi mi aveva chiesto se mi faceva piacere il suo aiuto”, ha continuato Ruby , la quale ha detto successivamente che il leader del Pdl l’avrebbe invitata a tornare a villa San Martino “il week end successivo”.

 

Minetti travestita da suora; la Polanco da Boccassini

“Le ragazze si avvicinavano in modo sensuale mentre facevano i loro balletti, ma non ho mai visto contatti fisici”, ha risposto Ruby al giudice. “Ho visto Nicole Minetti vestita da suora, che a un certo punto, mentre ballava, si è tolta i vestiti ed è rimasta in biancheria intima”. Ruby ha descritto il dopo-cena nella sala che le ragazze “chiamavano del Bunga-Bunga”. Sull’origine del nome Bunga Bunga: “mi hanno raccontato che quel nome era una barzelletta raccontata da Berlusconi”. La showgirl Marystelle Polanco si travestì da “Obama e da Ilda Boccassini, con una parrucca rossa e con la toga”, ha detto ancora Ruby. Aggiungendo che altre ragazze si vestivano “da infermierine sexy e da dottoresse” e che nella sala “del bunga bunga” c’era anche un “palo della lap-dance”.  Per essere invitata alle serate ad Arcore “avevo il contatto con il presidente Berlusconi. Mi invitava lui, ogni tanto telefonavo io per sapere se c’era la cena”. Ruby ha poi negato di aver mai partecipato a balli sensuali durante alcune serate. Tranne una volta quando si esibì “in un balletto di danza del ventre”, usando gli abiti regalati a Berlusconi da Gheddafi.

 

Prima volta ad Arcore

La prima volta che Ruby andò ad Arcore, il 14 febbraio 2010, partì da Viale Monza in un’auto con autista che “aveva mandato Mora”. Con quella vettura la ragazza arrivò a “Palazzo dei Cignì e là salì in auto Fede, che io avevo visto al concorso di bellezza in Sicilia e avevo rivisto in un ristorante di Corso Garibaldi”, ha detto Ruby.

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