Grillo contro i sindacati. Sul web l’indignazione dei pensionati

Grillo contro i sindacati: non pagano l’Imu. Lo Spi pubblica le ricevute e sul web scoppia l’indignazione dei pensionati

ROMA – Ennesimo affondo di Beppe Grillo contro i sindacati. “Sono come i partiti, non pagano nulla, non pagano l’Imu”, ha gridato ieri da una delle piazze dove sta tenendo decine di comizi per le imminenti elezioni comunali.
La folla ha applaudito, appannata davanti alla forza distruttrice del comico genovese. Il sindacato, si sa, non gode di ottime credenziali tra gli elettori e i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle e più in generale non sta vivendo un momento di straordinaria popolarità. Accusarlo di questo o di quello oggi è facile, si fanno proseliti, si riscuote consenso. Per farlo però bisogna stare dalla parte della ragione e soprattutto bisogna dire sempre la verità.
Ma la verità non deve piacere poi così tanto a Grillo, che infatti afferma il falso quando dice che il sindacato non paga l’imposta sugli immobili.

L’unica reazione sindacale a quanto detto dal comico è arrivata dallo Spi-Cgil, che ha lanciato sul proprio sito l’operazione verità pubblicando le ricevute di pagamento delle rate di settembre e di dicembre per la propria sede nazionale, la prima per un importo di 27.744 euro e la seconda per un totale di 49.798 euro. Non proprio bruscolini. Le stesse ricevute sono state messe anche su quei social network – Facebook e Twitter – tanto cari al leader del M5S. Risultato? Un’onda inarrestabile di indignazione per le affermazioni pronunciate e per la falsità detta da parte dei pensionati iscritti e non al sindacato. Il web è finito quindi per voltare le spalle proprio a chi lo ha messo al centro di un disegno politico utilizzandolo come unico strumento di propaganda e di controllo.

La foto della ricevuta di pagamento dell’Imu ha ricevuto su Facebook centinaia di apprezzamenti e di condivisioni e ha suscitato decine di commenti.
Non pochi gli insulti – che non riportiamo qui per civiltà – ma c’è anche chi si prende beffa del comico e si limita ad evidenziare che “il genovese è lui” oppure chi arriva a scomodare Einstein (“Due cose sono infinte: l’universo e la stupidità umana. Ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi”).
“Basta urli, servono soluzioni”, tuona invece qualcun altro seguito da chi gli chiede una maggiore trasparenza sugli introiti del suo blog.
Tra gli arrabbiatissimi c’è Lino, pensionato, che si domanda: “Perché dobbiamo sempre dimostrare di essere onesti?”. Una domanda da un milione di dollari, come si diceva una volta. Mario dello Spi di Siracusa raccoglie la sfida e dice “possiamo esibire anche il pagamento della nostra sede provinciale, frutto dello storico sacrificio di migliaia di lavoratori” così come Abramo che ci tiene a far sapere che “nelle sedi Spi della bergamasca si pagano l’Imu e tutte le tasse comunali”.
Antigrillismo tout court, penserà qualcuno. Dai pensionati della Cgil ce lo si può anche aspettare. Ma in realtà c’è pure chi lascia intendere di essere stato affascinato dal M5S e dal suo leader. La provocazione sui sindacati e la bugia sull’Imu però sollevano un coperchio innescando reazioni e commenti piuttosto disillusi e amareggiati (“Sei una grandissima delusione”, “non me l’aspettavo”, “il movimento resterà ibernato in Parlamento incapace di formulare qualsiasi proposta costruttiva”).
A Graziano, invece, il movimento non piace per niente ma qualcuno di molto vicino a lui lo ha votato. E commenta perentorio: “Nipote prendi visione!”

Grillo non si offenda se i pensionati gli voltano le spalle. Parafrasando un antico adagio si potrebbe dire: è il web bellezza!

 

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