Disoccupati. In un anno + 325 mila. Sempre più giovani senza lavoro (39,5%)

ROMA – Mentre l’Imu e  il tentativo di Berlusconi di rimanere in sella tengono le prima pagine dei giornali, un tormentone che ci ha accompagnato per tutta l’estate,arrivano i nuovi dati sull’occupazione diffusi dall’Istat. Anche se si tratta di dati provvisori   rappresentano ancora una volta un segnale preoccupante e, se ce ne fosse bisogno, mostrano che il vero problema, la priorità assoluta è il lavoro.

Malgrado i trionfalismi non sarà davvero l’abolizione dell’Imu sulla prima casa, per esempio, a ridare fiato all’edilizia. Ad oggi, mentre si continua a parlare di ripresa nei paesi dell’Eurozona, la famosa luce in fondo al tunnel, per quanto riguarda l’occupazione siamo fermi .E non può essere che così vista la politica portata avanti dalla Unione europea , belle parole e progetti per il lavoro, ai giovani in particolare, me nessun provvedimento concreto. Il tasso di disoccupazione nella zona della moneta unica è rimasto stabile al 12,1% a luglio per il quarto mese consecutivo dopo un incremento pressoché ininterrotto da inizio 2011.  

Nell’Eurozona  19,2 milioni sono senza lavoro

Continua a salire la disoccupazione giovanile che ha toccato il 24%, rispetto al 23,9% di giugno, raggiungendo il picco del 56,1% in Spagna. Secondo Eurostat, in termini numerici il 12,1% significa che 19,2 milioni di cittadini dell’Eurozona sono senza lavoro. Così nel nostro Paese dove il Pil continua a restare negativo e una politica che affronti veramente la questione lavoro è al di la a venire. Già è tanto se il governo riesce ad affrontare le emergenze. Le “larghe intese” proprio sui problemi della politica economica, sulla necessaria programmazione  degli interventi, non parliamo poi di green economy, di ambiente,  mostrano la corda. Il Pdl sta dalla parte opposta al centrosinistra. Politiche inconciliabili ,forze politiche alternative. E’ già tanto allora  se i dati diffusi dall’Istat segnalano un arresto dell’emorragia di posti di lavoro. Ma proprio per la mancanza di scelte di politica economica adeguate non ci sono segnali di ripresa e ciò penalizza proprio quei giovani che tutti dicono essere il problema da affrontare , ma solo sulla carta.

Nel Mezzogiorno il 51% delle giovani donne senza lavoro

La disoccupazione a luglio infatti si  ferma al 12%, come a giugno (-0,033 punti percentuali), ma su base annua, con un rialzo di 1,3 punti ed è la quarta volta consecutiva che tocca la soglia del 12%  Il numero dei disoccupati in un anno  è aumentato di 325 mila unità Il tasso di disoccupazione giovanile, sempre a luglio è pari al 39,5% ed  aumenta così di 0,4% punti rispetto al mese precedente e di 4,3 punti sul 2012. Nel secondo trimestre tra i 15-24enni il tasso sale al 37,3% (+3,4 punti), con un picco del 51% per le giovani donne del Mezzogiorno. Quanto alle differenze di genere, invece, la disoccupazione rimane invariata nel confronto mensile per la componente maschile, mentre si riduce dello 0,7% per quella femminile. In termini tendenziali la disoccupazione cresce sia per gli uomini (+16,6%) sia per le donne (+6,5%).



Diminuisce il tasso di occupazione degli stranieri

Per quanto riguarda gli occupati  sono risultati 22 milioni 509 mila,  invariati rispetto al mese precedente e in diminuzione dell’1,9% su base annua (-433 mila).  In termini congiunturali l’Istat segnale  il tasso di occupazione pari al 55,9%, mentre diminuisce di un punto percentuale rispetto a dodici mesi prima.  Diminuisce  il tasso d’occupazione straniera, passata dal 61,5% del secondo trimestre 2012 all’attuale 58,1%. Il tasso di disoccupazione degli stranieri ha ormai raggiunto il 17,9%. Non si arresta – annota l’Istat – il calo degli occupati a tempo pieno (-3,4%, pari a -644.000 unità rispetto al secondo trimestre 2012), che in quasi metà dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-2,5%, pari a -312.000 unità).
Disoccupati di lunga durata salgono al 53,1%

Sensibile, sul versante opposto, il balzo del numero di disoccupati: sono 3 milioni 76 mila, in diminuzione dello 0,3% rispetto a giugno (-10 mila) ma in aumento dell’11,8% su base annua (+325 mila). Nel secondo trimestre, l’incremento, diffuso su tutto il territorio nazionale, interessa in oltre la metà dei casi le persone con almeno 35 anni. In quasi otto casi su dieci la crescita della disoccupazione riguarda le persone in cerca di lavoro da almeno 12 mesi. L’incidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o più) sale dal 53,1% del secondo trimestre 2012 all’attuale 55,7%.

 Fra i 15 e 24 anni  635 mila le persone in cerca di lavoro

Quanto ai giovani, nella fascia tra 15 e 24 anni le persone in cerca di lavoro sono 635 mila e rappresentano il 10,6% della popolazione in questa fascia d’età. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 39,5%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,3 punti nel confronto tendenziale. Cala leggermente – in termini congiunturali – il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni: -0,1% rispetto a giugno, ma +0,3% sul luglio 2012. Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, invariato in termini congiunturali e in aumento di 0,2 punti su base annua.



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