Cgil, Cisl, Uil al governo. Lavoro e Fisco interventi certi o sarà mobilitazione

ROMA – Superata la crisi, ora il destino del governo Letta passa per la legge di stabilità, e da questo punto di vista è cruciale l’incontro con i sindacati a Palazzo Chigi. Il prossimo anno il taglio del cuneo fiscale potrebbe ammontare a 4-5 miliardi di euro, somma che includerebbe gli interventi di alleggerimento per le imprese e per i lavoratori.

E’ questo il peso delle misure allo studio per la legge di Stabilità che riguarderanno l’alleggerimento della fiscalità sul lavoro e oggi potrebbe essere presentato il paniere dei provvedimenti del ddl nell’incontro tra governo e sindacati convocato a Palazzo Chigi.  Al centro dell’incontro, più volte sollecitato dalle sigle sindacali, la messa a punto della legge di Stabilità con la richiesta di tagliare le tasse sul lavoro dipendente e sulle pensioni. Ma anche le crisi industriali che attraversano tutto il Paese e il futuro di grandi società come Alitalia, Telecom e Finmeccanica.

L’emendamento , dopo un riesame dei presidenti delle Commissioni, Boccia( Pd) e Capezzone ( Pdl) è stato riammesso e domani sarà al voto nell’aula della Camera. Si tratta di un fatto molto importante perché se passa nel testo presentato dai democratici si avrà una disponibilità finanziaria che potrebbe essere utilizzata per quanto riguarda  la rimodulazione dell’Iva dopo l’aumento di un punto.

 

L’obiettivo è rilanciare investimenti e consumi

L’obiettivo è rilanciare investimenti e consumi, oltre che ovviamente l’occupazione. E sulla questione fiscale, i sindacati sono già stati chiari: o l’esecutivo dà risposte concrete o la loro risposta non potrà che essere la mobilitazione unitaria. Il taglio del cuneo fiscale anche per Confindustria è il banco di prova delle buone intenzioni del governo Letta, come affermato nei giorni scorsi dal presidente Giorgio Squinzi. Letta ha assicurato un primo taglio delle tasse sul lavoro con la prossima legge di stabilità e un “ rimborso” ai lavoratori di circa 300 euro da aggiungere alla tredicesimo.  Il governo è destinato a presentare il testo della legge entro il 15 ottobre al Parlamento italiano e, novità procedurale europea, a Bruxelles, dove la Commissione l’esaminerà e potrà, se del caso, chiedere delle correzioni. Inoltre, deve essere ancora risolto il rebus della sospensione della seconda rata Imu, la nuova Service tax è da scrivere e la riduzione del cuneo fiscale da concertare. In Commissione alla  Camera è stato respinto un emendamento del Pd che ripristinava l’Imu sulla prima casa per abitazione da “ ricchi. E’ stato ritenuto namissibile. Verrà ripresentato sotto altra forma.” 

 

Casmusso: restituzione fiscale a lavoratori e pensionati

La leader della Cgil, Susanna Camusso afferma che il governo deve mirare “alla restituzione fiscale ai lavoratori e ai pensionati e deve puntare a politiche fiscali eque”. E confida nel fatto che l’incontro di questa sera possa essere costruttivo.

Per il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, per ridurre il cuneo fiscale se ci fossero “8-10 miliardi sarebbe meglio”, alla luce delle ipotesi che indicherebbero da parte del Governo la destinazione di 4-5 miliardi. Il premier conferma che il taglio del cuneo fiscale porterà un beneficio concreto non solo alle imprese ma anche ai lavoratori. Quello che si potrebbe profilare è un intervento sull’Irpef, sulle detrazioni da lavoro, forse da concentrare in un’unica tranche. “Nel 2014 i lavoratori italiani avranno un beneficio in busta paga. Ne discuteremo con le parti sociali e ci saranno vantaggi anche per le imprese”, 

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