Alfano si sposta a destra per parare i colpi di falchi e lealisti

La ”nuova maggioranza”si allontana

ROMA – Si spostano a destra Alfano e i quattro ministri nel tentativo di arginare l’offensiva dei falchi. Noi, dicono,siamo i garanti della politica del Pdl,” sentinelle  delle tasse”,abbiamo portato a casa risultati sulle nostre proposte e altri ne porteremo. Alfano ribadisce che   abolire il reato di immigrazione clandestina non se ne parla, in sintonia con Bossi che ne esalta le meraviglie fra gli applausi di un tizio come Borghezio. Non solo non si abolisce, ma neppure si cambia.Lo dice anche il ministro Lupi.  Seguito da Quaglieriello, Lorenzin, Di Girolamo, altri esponenti del gruppo dei senatori che avevano firmato la mozione per la fiducia a  Letta tacciono. Il problema non esiste. Ma il segnale di arroccamento dei ministri, altro che nuova maggioranza,  lo si ha anche sui problemi economici, sulla legge di Stabilità con Brunetta che riprende fiato,  si riaffacciano tagli lineari alla sanità di tremontiana memoria,sulla legge elettorale il rischio è di una frenata al Senato. La crisi che attanaglia il partito di Berlusconi ha riflessi pesanti sul governo. Basta dire che lo stesso premier sulla questione della legge sulla clandestinità è costretto a fare i giochi di prestigio.

Letta. Abolirei la legge sulla clandestinità, ma siamo una coalizione

Dice infatti che come cittadino e come politico è per la abolizione. Bene e su questo titola qualche giornale come Repubblica. Ma non né così perché il premier poi precisa che c’è una coalizione di governo e non tutti la pensano allo stesso modo. Proprio questo gli avevano chiesto di precisare i “ falchi” e lo stesso premier.Un modo per eludere il problema,lavarsene le mani,rimandando al Parlamento  sperando che un eventuale voti in aula non provochi ritorsioni da parte da un Pdl in piena crisi,confuso, con il cavaliere che guarda  al suo futuro, davvero non roseo. Un intreccio pericoloso fra la rissa ,ormai di questo si tratta, fra la componente del partito che fa capo ad Alfano e quella schierata con Fitto, l’ex presidente della Puglia, con a carico in primo grado una pesante condanna  nella vicenda  legata al re delle cliniche private, Angelucci e  e la partita con la giustizia che riguarda il pregiudicato.

Alfano. Primarie ma no congresso. Fitto. Azzerare tutte le cariche

I Alfano dopo un  colloquio durato fino a tarda ora della notte con Berlusconi aveva annunciato, con grande enfasi, che tutto era andato bene. Alle agenzie erano state fatte arrivare notizie relative ad una possibile investitura come vicepresidente unico che gli sarebbe stata assicurata dal pregiudicato, pieni poterti come futuro capo di Forza Italia, candidatura garantita a premier. Alfano avrebbe accettato la nomina di un comitati di coordinamento, metà falchi, metà colombe.  “ Li metto tutti in gabbia” , aveva esclamato. A questo punto i “lealisti”,nuovo nome dei falchi che si sono allargati mettevano l’elmo. Fitto  rilanciava: azzerara tutte le cariche e poi congresso.. “ Berlusconi è l’unico goleador” scrivono al cavaliere  Gelmini, Rotondi, Romano, Minzolini e si aggregano i falchi, Verdini,Capezzone, Santanchè, gli “ avvelenatori di pozzi” li definisce il vicepremier che chiede la teste, fra gli altri,di Brunetta e  Sallusti. Minaccia la rottura del partito. Berlusconi non sa che pesci prendere, a Fitto dice che quanto dichiarato dal suo avversario noin risponde a verità che lui non ha promesso niente, che vuole solo l’unità del partito. Nella testa ha altri pensieri.

 

Il cavaliere pensa alla decadenza e al calendario giudiziario 

 Lunedì il presidente della Commisione per le elezioni del Senato, Dario Stefàno,presenterà al Presidente4 Grasso la relazione finale per la decadenza del pregiudicato. Potrà convocare il giorno seguente i capigruppo e decidere la data in cui la proposta verrà presentata in aula, forse la prima settimana di novembre.-. Giovedì a Nilkanoi verrà depositata la sentenza di condanna per Fede,Mora e Minetti. Berlusconi non era imputato nel “ Ruby 2, ma il suo nome comparirà in molte pagine e non saranno piacevoli. I giudici hanno chiesto la trasmissione degli atti alla Procura per Berlusconi, tutti i suoi avvocati e i testimoni che avrebbero detto il falso. Sabato a Milano la Corte d’Appello deciderà il periodo di interdizione dai pubblici uffici, da uno a tre anni, probabile la seconda ipotesi..Poi ci sono le indagini a Bari, a Napoli, il soldi a De Gregoria,Lavitola, Tarantini e chi più ne ha più ne metta. Ci si è messa pure una ex amica di Francesca Pasacale, la fidanzatina del cavaliere. “ Ma quale fidanzata, e’ tutta una messa in scena”, ha detto Ed ha accennato a  sue presunte tendenze sessuali, “Francesca era per me qualcosa più di un’amica”.

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