Pd Giornate di fuoco: Legge di stabilità, Congresso, Nuovo Centrodestra, Cancellieri

Voto nei Circoli la conta è in corso Renzi non ha la maggioranza

Da una parte il lavoro per cambiare la legge di stabilità, si parla di un “emendamento crescita”, con Stefano Fassina che risponde alle riserve, o bocciatura,come scrivono talune cronache, da parte della Ue, parola che il ministro Saccomanni non vuol sentire. Risponde attaccando la linea del rigore per il rigore, di una austerità che rischia di far morire l’Europa. Un lavoro, difficile, composito, contro il tempo perché il 27 va in scena nell’aula del Senato la decadenza di Berlusconi. La “banda bassotti” punta ad un nuovo rinvio e chiede ancora un intervento di Napolitano.  Rinvio irricevibile per il Pd tanto che si potrebbe trovare uno spazio anche all’interno del dibattito sulla legge di stabilità,se fosse necessario. Questo è solo l’inizio per giornate molto intense per il Pd. Si chiudono i congressi di circolo nei quali si è misurata la “ forza “ dei quattro candidati segretari. Renzi annuncia la vittoria e Repubblica fa da megafono. Con un grande sommario scrive:il sindaco:io davanti 45a 38. In un piccolo riquadro  si scrive che Cuperlo sostiene di essere avanti, 42,4 contro 41,9. Non è difficile spiegare il perché di questa diversità di “caratteri” dal momento che l’editore, De Benedetti, per rispondere a Scalfari,il fondatore, che annunciava voto contrario a Renzi si è fatto intervistare dal Corriere della Sera per dire che schierava il giornale  a favore di Renzi.

Testa a testa Cuperlo e il sindaco di Firenze

Andando avanti nella raccolta dei dati Cuperlo afferma che su 100 mila votanti scrutinati è al 43,1%, Renzi al 42,3,Civati all’11,6,Pittella al 3,0. sia come sia una cosa è chiara: Renzi non ha la maggioranza dei voti degli iscritti al partito. Problema di non poco conto per uno che ha usufruito di una campagna mediatica come mai si era vista. Un problema anche per il risultato che verrà nelle primarie aperte cui i sondaggisti assicurano la vittoria del sindaco di Firenze. Terzo problema, il più importante,anche se di prospettiva. La scissione nel Pdl,la nascita del “Nuovo centro destra” con i due gruppi parlamentari, aprono un nuovo scenario politico.Alfano pone il problema di una verifica fra un anno del lavoro svolto. Il 2015 di cui ha parlato Letta quando ha ottenuto il voto di fiducia sembra ormai possibile. Non solo c’è chi parla del completamento della legislatura..

Si parla  di un patto Letta-Renzi per garantire il governo fino al 2015

Renzi come la prenderà? Per lui la corsa a segretario del Pd era solo la prima tappa per candidarsi a premier con elezioni nel più breve tempo possibile, a marzo addirittura. Si parla di un patto Letta-Renzi, ma,visti anche i dati dei congressi dei Circoli,il partito nel suo complesso avrà qualcosa da dire.Quarto problema, quello più pesante, con un Pd diviso. E’la “questione” Cancellieri. Epifani ha ribadito che la posizione del partito resta quella espressa nel dibattito alle Camere.Niente sfiducia par di capire.

Civati:presento una mozione per sfiduciare il  ministro della giustizia

Civati prende la palla al balzo : non si può votare la mozione dei grillino ? Ne presento una io,dice. La riunione del gruppo di martedì.sera, mercoledì in aula la mozione di M5S,si presenta di quelle al calor bianco.I renziani sono schierati per le dimissioni. Gianni Cuperlo ha ribadito che le dimissioni sarebbero “una questione di opportunità politica”. Il responsabile della giustizia del Pd, Danilo  Leva dice che “non si può andare in ordine sparso, serve una decisione comune”. Anche Fassina fa notare che su un problema così  importante visto che si tratta di sfiduciare un ministro del governo che è sostenuto dal Pd occorre una decisione collegiale.

Sulla fiducia a Cancellieri deciderà martedi sera il gruppo

Ma  fa un richiamo alla “ sensibilità politica” della Cancellieri che non può non tener conto dell’orientamento e del dibattito aperto nel maggior partito che sostiene il governo. Debora Serrracchiani,presidente del Friuli, neo genziana, chiede che Enrico Letta che ha blindato la ministra della giustizia partecipo all’assemblea del gruppo per confrontarsi con il partito. Sensibilità politica che vale ricordarlo mostrò la ministra Josepa Idem che si dimise non avendo pagato una imposta, se non andiamo errati, di circa tremila euro. Sul piano giudiziario la notizia circolata su alcuni quotidiani, su Repubblica in particolare che ha lanciato una campagna contro la Cancellieri secondo cui la Procura di Torino invirebbe a Roma i materiali dell’inchiesta. I magistrati di Giancarlo Caselli potrebbero iscrivere il ministro nel registro degli indagati per aver fornito false informazioni al pm nell’interrogatorio del 22 agosto.

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