Concorsone di Roma Capitale. In piazza la rabbia dei candidati

Lunedì mattina in piazza Santissimi Apostoli la manifestazione delle buste

Arriverà lunedì mattina, in piazza Santissimi Apostoli, la protesta delle buste contro la possibilità di un annullamento del mega concorso al Comune di Roma. Molti dei candidati hanno già superato la prova scritta, quella che desta più sospetti, e proprio nei prossimi giorni erano stati chiamati a svolgere quella orale. Il concorso che aveva al suo interno ben 22 procedure selettive, ha prodotto, ad oggi, l’assunzione di soli 50 candidati su una incredibile partecipazione fissata a oltre 300mila presenze. Quello che è certo è che, qualunque sia la decisione dell’Amministrazione di Roma Capitale, con ogni probabilità, ci sarà l’apertura di un fascicolo ad hoc da parte della Procura di Roma. Si tratta, naturalmente di un atto dovuto, vista la presa di posizione di Sindaco e Vicesindaco che parlano di sospetti sulle prove già svolte. Ed è proprio su questo punto che è stata convocata la manifestazione dei candidati, ovviamente non tutti e trecentomila, sarebbe infatti difficile contenerli nella stretta e lunga Piazza Santissimi Apostoli, ma di tutti i ragazzi che quella prova l’hanno già superata e che per due anni si sono allenati a superare le prove concorsuali, con investimenti, oltre che di fatica, anche di corsi e libri a pagamento. La protesta scatterà alle 9 del mattino e in  piazza, insieme ai candidati ci sarà anche il Sindacato, con la Cgil Funzione Pubblica che ha già fatto sapere di essere della partita. Ma su tutto spicca il braccio di ferro, sul quale si giocano comunque le sorti del contenzioso, tra tre attori: da un lato l’attuale amministrazione che si è presa la briga di aprire la querelle, poi la Praxi, che è la società chiamata tecnicamente a fornire il dovuto per svolgere nel modo più trasparente possibile il concorso, ed in ultimo, ma non ultimo, la gestione dello stesso da parte della Direzione Risorse Umane del Campidoglio. La cosa che più fa sorridere è che a svolgere in prima battuta l’inchiesta, è stato chiamato un alto funzionario dell’Amministrazione Capitolina, che però ha già svolto la funzione di Commissario, che proprio su quel concorso doveva vigilare. . In attesa di probabili sviluppi giudiziari, che potrebbero arrivare già nelle prossime ore, la Giunta guidata da Ignazio Marino, non ha preso alcuna decisione. Ma se le irregolarità dovessero riguardare, non un solo caso, ma più casi, allora le cose potrebbero cambiare, con l’ipotesi più che certa dell’annullamento della prova concorsuale. Intanto siamo vicini alle carte bollate tra l’Amministrazione Comunale e la Praxi, società, come detto, che ha tecnicamente seguito le prove concorsuali. Luigi Nieri, Vicesindaco è sibillino sulla questione: “Una volta che avremo chiaro cosa è successo, avvieremo un’azione legale per tutelare il campidoglio da eventuali danni subiti”. Quasi di rimando, a proposito delle buste trasparenti e del percorso che hanno seguito nel corso delle prove selettive ha fatto sapere: “Le buste sono le stesse che si usano in tutti i concorsi. Si chiamano internografate”. Ma a questa giustificazione alcuni esperti hanno espresso forti perplessità sulla trasparenza materiale delle stesse: “Con qualche artificio – scrive oggi Il Messaggero in una testimonianza raccolta- non è impossibile leggerne il contenuto”. Su questo punto, e torniamo al punto caldo, si chiamano in causa proprio i Commissari. In molti giurano che le loro responsabilità sono decisamente irrilevanti, visto anche quanto la Praxi fa sapere alla stampa, ma forse, nell’interesse anche dei legittimi vincitori (già in ruolo o futuri ndr) un minimo supplemento di inchiesta sarebbe più che giustificato.

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