Caso Cancellieri, Renzi non molla la presa

E i 5 Stelle presentano una nuova Mozione di sfiducia al Senato

ROMA – Non si placano i mal di pancia nel Partito Democratico, questo giovedì è stato un nuovo giorno carico di tensione e di avvertimenti. E’ chiaro che la partita, ormai, non è solo cercar di far fare un passo indietro alla Guardasigilli, ma anche e soprattutto proiettarsi elettoralmente sulle Primarie dell’8 di dicembre. Matteo Renzi, dopo aver mal digerito il voto di fiducia alla ministra, non getta la spugna ed annuncia quale sarà il percorso che disegnerà da Segretario in caso di vittoria alle Primarie. Ma se  sono passate poco più di 24 ore dal voto di Montecitorio, ecco che già si addensano nuove nubi sulla testa di Letta e del suo Governo, Guardasigilli compresa. Il Movimento 5 Stelle, ha rivelato ieri di aver presentato una nuova Mozione, questa volta a Palazzo Madama. Qui i numeri per Letta sono decisamente ad altissimo rischio e dipendono, quasi esclusivamente, da quello che deciderà Silvio Berlusconi e la sua Forza Italia. Il giorno fatidico potrebbe essere quello successivo alla defenestrazione del Cavaliere dagli Scranni di Palazzo Madama e con il clima che si creerà attorno a questo evento, l’esito del voto potrebbe essere veramente imprevedibile. Tornando al Sindaco di Firenze ed alla posizione espressa davanti alle Telecamere di Uno Mattina, non ha fatto mistero della sua insoddisfazione ricordando i passaggi che hanno portato a quel voto: “Il presidente del Consiglio ha detto ‘vi chiedo di considerare la fiducia al ministro Cancellieri come se fosse la fiducia a me’.

Mettere in discussione e votare quella mozione avrebbe voluto dire mandare a casa il governo. Io sono uno di quelli che crede che la Cancellieri abbia profondamente sbagliato, e avrebbe fatto meglio a andare a casa. Ma sono anche uno di quelli che non crede giusto mandare casa un governo intero se Letta mette la fiche personale”. Poi però il Sindaco ha anche voluto aggiungere un nuovo passaggio al vetriolo e che ipoteca il futuro dello stesso Guardasigilli: “Il ministro ha detto che il vecchio Pd l’avrebbe difesa. Ha ragione: il nuovo Pd non la difenderà così, per questo voglio che il Pd cambi. Nel momento in cui rimane in carica, la speranza è che faccia le cose che deve fare. Mi auguro abbia conservato il prestigio per far quel che deve fare, a partire dalla riforma della giustizia civile. Se sarò io a guidare il Pd non mi troverà mai a discutere con il premier su chi deve occupare una poltrona ma su come governare il Paese e su questo con Letta andremo d’accordo”. Oltre a Renzi nel Pd c’è da registrare anche la posizione di Civati, che esprime tutta la sua preoccupazione per quanto accaduto: “Siamo arrivati non a una tregua ma a un momento di tensione tra di noi, il Pd è andato ad un testa coda che gli elettori non hanno capito. Se la Cancellieri avesse fatto un passo indietro al governo non sarebbe successo nulla. La sfiducia è una mozione individuale e il partito dovrebbe avere una sua autonomia”.

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