Convenzione Pd. Renzi abbassa le penne e punta al 50 %. Cuperlo riduce il distacco

ROMA – Si chiama Convenzione nazionale quella che aprirà, domenica mattina la seconda fase del Congresso del Pd che è finito ancor prima di cominciare. All’hotel Ergife si riuniranno i delegati eletti nella prima fase quella  dei Circoli e delle organizzazioni provinciali.

Il meccanismo diabolico, inventato da qualche mente alterata che è stato oggetto di mesi di mercanteggiamento, di fatto ha stabilito che non doveva esserci continuità fra quanto accade nella base del partito, Circoli e Federazioni provinciali e la elezione del segretario nazionale. Non solo i congressi regionali avverranno a data da destinarsi. L’interesse della Convenzione, la durata stessa dei lavori, ci dice che  non ci sarà dibattito.  Malgrado le polemiche ancora non chiuse su casi di tessere gonfiate che hanno alterato in qualche modo le percentuali, vedi caso Salerno dove i votanti sono stati più di quelli di Bologna ed hanno dato la maggioranza quasi totale a Renzi,  il dibattito nei Circoli ha dato mostra di un partito che non è morto, che punta a recuperare identità, partecipazione, ruolo. 

La Costituente delle idee: il bisogno di un nuovo Statuto

Che avrebbe bisogno di un nuovo statuto come sottolinea la Costituente delle idee, che sostiene e partecipa alla lista Cuperlo, di cui fanno parte movimenti e associazioni da  Laboratorio per la sinistra ( portavoce Pietro Folena), Lavoro e Weelfare( Cesare Damiano),  Cristiano sociali ( Mimmo Lucà), l’associazione che fa capo al senatore Vannino Chiti 

Il primo elemento di interesse della Convenzione  riguarda voti e percentuali definitivi. Se viene congelato, in attesa di annullamento il voto di Salerno, le percentuali cambiano  e ciò vale anche per altre situazioni in discussione nella Commissione che ha gestito  il Congresso. Cuperlo come già aveva fatto  al momento in cui è erano stati resi noti i dati definitivi, ma ufficiosi aveva sottolineato il responsabile dell’organizzazione Zoggia, pone l’asticella del risultato che lo riguarda al 40% e quella di Renzi al 45%, non più otto punti di distacco fra i due candidati ma cinque. 

Cambiamento e  rilancio dei valori della sinistra che guarda al futuro

Afferma Cuperlo: “ Per mesi ci hanno spiegato che questo congresso sarebbe stato un plebiscito, un’autostrada <aperta davanti al  vincitore designato e invece il 40 % di questo partito ha scelto di non seguire il verso della corrente e di investire in una piattaforma di rilancio del  Pd e sui valori di una sinistra che guarda al futuro e al cambiamento di questo paese”. Dal canto suo Renzi, accreditato dai sondaggi e dalla stragrande maggioranza dei media, dopo l’editore di Repubblica che al Corriere ha indicato il suo voto poer il sindaco di Firenze anche il direttore , Mauro, si è schierato.La coincidenza,ovviamente è casuale, ma non  ci voleva molto a capire,malgrado Scalfari abbia affermato che non voterà per  Renzi, quale era l’orientame del giornale.  Il sindaci ora non proprio incoraggiato dal voto dei circoli anche se dice che si aspettava di meno, ma è una< bugia grande come una casa visto che aveva detto che avrebbe rivoltato il Pd come un calzino. Difficile infatti rivoltare un calzino con dentro il 40% di voti. Ora, afferma, per le primarie aperte,l’8 dicembre, si accontenterebbe del 50% .

Fassina al sindaco: non hai la maggioranza degli iscritti

Sarebbe una sconfitta. Stefano Fassina gli ricorda che si è fermato” al 45%,fra gli iscritti,cioè meno della maggioranza e credo che il Pd esca  da questa fase congressuale meno sbilanciato di come Renzi immaginava all’inizio. Ci sarà un Partito democratico che avrà una pluralità di forze al suo interno di cui chi verrà eletto segretario non potrà non tener conto.” Il candidato arrivato al terzo posto, Pippo Civati, ci scherza su e si pronostica futuro vincitore seguito da Renzi e da Cuperlo.Il quarto candidato, Gianni Pittella,rimarrà escluso secondo le regole congressuali e dovrebbe annunciare verso chi chiederà di indirizzare i propri voti. Infine elemento di attenzione la formulazione delle liste  dei candidati all’assemblea nazionale con un meccanismo complesso, una sorta di porcellum. La notizia è che D’Alema dovrebbe essere il capolista in Puglia per la lista Cuperlo.

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