Riforma Elettorale, si moltiplicano gli incontri e le prese di posizione

In attesa del vertice Berlusconi-Renzi parla Brunetta: “Accordo entro la settimana”

Sulla riforma della Legge Elettorale, nuove e continue accelerazioni. Si susseguono, infatti gli incontri per definire la cornice entro la quale disegnare il provvedimento. In questa fase è instancabile il lavoro del Sindaco di Firenze e leader del partito Democratico, Matteo Renzi, che nelle prossime ore potrebbe incontrare l’ex Premier e leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Contemporaneamente il 13, 14 e il 17 gennaio si terranno audizioni davanti alla commissione Affari costituzionali di Montecitorio per approfondire il dibattito sulla riforma. E’ quanto emerso dalla riunione della I commissione tenutasi alla Camera e presieduta dal deputato di Fi, Francesco Paolo Sisto, che assicura: “Il nostro obiettivo è lavorare rapidamente, ma molto bene”. Il 15 gennaio, a quanto si aprende da fonti parlamentari, sono attese le motivazioni della Consulta e l’ultima audizione è stata fissata venerdì 17 proprio per fare l’ultimo check, quello definitivo, alla luce delle indicazioni arrivate dalla Corte costituzionale. Il 20 dovrebbe iniziare la discussione generale sulla riforma. Contemporaneamente, dal punto di vista squisitamente politico, sembrerebbero avvicinarsi le posizioni tra il nuovo corso del Pd incarnato da Matteo Renzi e la leadership di Forza Italia. Ad annunciarlo in una intervista concessa ieri mattina a Radio24-Il Sole 24 Ore, nel programma Mix 24, condotto da Giovanni Minoli, dal Capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta. “L’accordo sulla legge elettorale fra Renzi e Berlusconi è vicino. Questa è la settimana buona” ha annunciato l’esponente Azzurro che ha anche enfaticamente annunciato: “I sogni son desideri”. Sui possibili punti di incontro fra il segretario del Pd e Silvio Berlusconi l’onorevole Brunetta ha risposto: “Ah! a saperlo” ma sui paletti sui quali non si passa ha detto: “election day, un turno, maggioritario, bipolare”. Come dire ‘Chi vince governa e lo può fare’, “esattamente”. Sull’annunciato accordo tra Renzi e Berlusconi, si mette però di traverso il Nuovo Centro Destra ei Alfano e Schifani, che non guardano di buon occhio l’intesa e sarebbero pronti a contrastarla, con il rischio più che evidente, di far collassare gli equilibri, già precari del Governo Letta. Infine sulla sentenza della Corte Costituzionale, che ancora non ha depositato le motivazioni della bocciatura del Porcellum, interviene il presunto ideologo del Movimento 5 Stelle, Paolo Becchi che esprime una sua velenosa ipotesi: “Vi siete chiesti come mai la Corte Costituzionale non abbia ancora pubblicato la sentenza” sulla legge elettorale? “Semplice, non sa come uscire dalla trappola in cui è caduta”. 

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