Berlusconi spera: “Tornerò in parlamento prima di 6 anni”
ROMA – Matteo Renzi, ha fatto visita ieri, insieme alla sua vice e Presidente della Regione del Friuli Venezia Giulia, Serracchiani, ad uno dei fiori all’occhiello dell’industria nazionale: Fincantieri. Un tour, quello del Presidente del Consiglio che è partitp da Monfalcone, nei cantieri navali, per poi far tappa a Pordenone al tradizionale raduno degli alpini, dove ha raggiunto il ministro della Difesa Pinotti. A pochi giorni dalla consultazione elettorale europea Renzi ha rilanciato sulle sfide economiche che l’Italia può ancora vincere: “La comunità economica internazionale richiede nuove sfide. Vorrei dirvi, come premier, che l’Italia è molto più grande delle nostre paure, che l’Italia è molto più bella delle nostre preoccupazioni, che l’Italia è molto più capace delle nostre minacce. Viviamo oggi un racconto costante di noi stessi, che non è il racconto che fanno fuori di qui”, Ma visti i luoghi che il Premier ha visitato in queste ore, non poteva non mancare una buona dose di patriottismo nelle sue parole: “In questo momento in cui qualcuno vuol far credere che tutto è finito, che l’unica strada è la disperazione e l’urlo, vi chiedo dal profondo del cuore di issare ogni mattina la bandiera italiana. So che lo fate con il vostro lavoro, so che lo faremo dando un messaggio di speranza. Non ce lo chiede il nostro passato ma ce lo chiedono i nostri figli. Per costruire per loro un Paese sempre più bello e sempre più capace di vincere le sfide e di dare un orizzonte di speranza”.
Ma ieri ha detto la sua anche Silvio Berlusconi che vede il suo futuro parlamentare molto positivo, visto che si dice più che convinto di poter tornare nelle aule legislative “molto prima di sei anni in Parlamento perché la sentenza che ha dato il via a tutto ciò sarà presto dichiarata ingiusta ed annullata”. Rispondendo poi alla domanda se abbia intenzione di ricandidarsi afferma: ”Vedremo, l’importante è che la sentenza venga dichiarata per quello che è: infondata”. Poi concedendosi all’Agenzia Vista puntualizza sulla figlia maggiore, Marina, che potrebbe decidere di lasciare il ruolo direttivo nell’azienda di famiglia, per combattere, come fece il padre, negli emicicli parlamentari: “Mia figlia – dice Berlusconi senior- farà quello che le sembrerà giusto fare: io le sconsiglierò sempre di cambiare quello che sta facendo molto bene ora. In generale – continua – l’eredità che penso di lasciare a chi prenderà il mio posto spero sia quella di trasformare la maggioranza numerica dei moderati in maggioranza politica per arrivare a cambiare l’assetto istituzionale del Paese”. Poi uno sguardo ottimista ai risultati possibili per il suo partito alle Europee: “Un risultato del “20% sarebbe un miracolo, appena un punto sotto quello delle elezioni 2013 quando Alfano era ancora con noi. Ma io punto a superare il 25%. Io in televisione non vado mai quindi già il 20% sarebbe un buon risultato”. Una risposta ‘galeotta’ visto che anche l’Agcom si sta muovendo per il riequilibrio degli spazi che sono stati decisamente terremotati dall’assidua presenza dell’ex Cavaliere, sia sulle reti Mediaset (Rete 4 e Italia 1 in particolare) ma anche su radio e televisioni, pubbliche e private. Su quanto potrebbe uscire come risultato dalle urne delle Europee, Berlusconi sembra più che convinto: “La sinistra non credo avrà la maggioranza. Gli italiani sanno che votando la sinistra votano Shulz e gli uomini di Grillo saranno ininfluenti. Dalle elezioni mi aspetto di poter mandare in Europa un nucleo importante di nostri parlamentari molto capaci e soprattutto di indirizzare e condizionare le decisioni del Ppe che è maggioranza nel Parlamento. Nessun altro partito può fare alcunché in Europa”.