Gianfranco Fini volta pagina e scende in campo per una nuova destra

MIRABELLO – C’era un tempo in cui a settembre a Mirabello ,un piccolo paese vicino a Ferrara, nel cuore dell’Emilia rossa, si inaugurava ufficialmente  la stagione politica  della Destra  e si festeggiavano i successi della vecchia An, ormai dispersa.

Gianfranco Fini, è ritornato a Mirabello per la 33esima Festa Tricolore,che ha segnato tutte le tappe della sua carriera politica, leader politico, Ministro degli Esteri e Presidente della Camera. Fini  è voluto  ripartire dallo stesso palco, introdotto dall’inno nazionale, deciso a far sentire la sua voce e a giocare le sue carte sulla scena politica, noncurante dei suoi detrattori che lo vogliono politicamente morto, e lo fa  rispecchiando gli ideali, forse traditi, che furono prima del Msi e poi di Alleanza Nazionale. “ Si fa politica anche se non si è in Parlamento “ ha affermato l’ex Presidente della Camera “ La fai se la senti scorrere nelle vene”.

Con Liberadestra propone la sua ricetta per una destra moderna, europeista ripartendo con una serie di assemblee  dal “basso” e aperte a tutti. “ Occorre ripartire – spiega l’ex presidente della Camera – dal contatto diretto con la pubblica opinione che ci ha lasciato. Occorre dare risposte e ricominciare con grande umiltà ad ascoltare la gente, occorre ritrovare un’unità politica nel centrodestra” . “ Il centrodestra è profondamente diviso, credo che la cosa più urgente da fare sia cercare di capire dove abbiamo sbagliato e cosa occorre fare per conquistare la fiducia degli elettori delusi. 

Il distacco non è solo tra i partiti, ma tra una fetta consistente della pubblica opinione” E per ridare speranza alla Destra bisogna partire dal basso “ spiega  Fini “ siamo partiti dall’autofinanziamento come facevamo una volta”.

 Gli obiettivi sono  di una destra che si occupi di temi di grande attualità come l’ambiente la green economy, internazionalizzazione e la ripresa economica. Nel suo intervento l’ex Presidente della Camera parla anche della discussa inclusione dell’economia illegale e sommersa, voci finora escluse, come traffico di droga, prostituzione, contrabbando che valgono per l’Italia 15,5 miliardi di euro, nel calcolo dell’indicatore di ricchezza del paese  (Pil). Non è indulgente, anzi Fini  è molto critico per questa distorsione, che non servirà certo a combattere la criminalità, a creare posti di lavoro ad apportare vantaggi all’economia reale – “ Con Liberadestra l’ex Presidente della Camera  vuole costruire un’ alternativa a Matteo Renzi  .” Molti elettori hanno votato Renzi o Grillo, dobbiamo reimpostare l rapporto di fiducia che avevamo con i cittadini”. 

Appuntamento il prossimo anno quando si deciderà se trasformare Liberadestra in un partito” Non ci interessano le regionali e ci diamo appuntamento qui tra un anno .dopo aver girato l’Italia e decideremo se trasformare questa associazione di volontari in un partito politico. Io ci credo e lo spero ardentemente”. L’ex Presidente della Camera, vuole voltare pagina ,aprire una nuova stagione politica  come nel 1987 quando Giorgio Almirante  lo nominò suo delfino politico” e chissà se lui definito  dallo storico organizzatore della Festa  Vittorio Lodi “ un altro pianeta” rispetto agli altri uomini di destra , questa volta riuscirà a riconquistare  il cuore degli elettori .

 

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