La Fiom in piazza per unire quello che il governo divide

ROMA – E’ arrivato il giorno tanto atteso dalla Fiom, che oggi scende in piazza per dar vita ad una manifestazione nazionale a favore dei diritti, il lavoro, la democrazia, contro Jobs act e le vergognose politiche del governo.

Ma non solo. Lotta alle mafie, alla corruzione e all’evasione fiscale, fino alla richiesta di un reddito minimo garantito, sono anche queste le istanze della “piazza”.

“Vogliamo unire tutto quello che il governo sta dividendo”, è il messaggio lanciato da Maurizio Landini, al quale hanno fatto eco la segretaria nazionale della Cgil Susanna Camusso, le cosiddette sinistre antagoniste di Sel e Rifondazione Comunista, la minoranza del PD rappresentata da  Stefano Fassina, Rosy Bindi, Pippo Civati e Gianni Cuperlo, ma anche l’Italia dei Valori.

All’iniziativa sarà presente la stessa Camusso che salirà sul palco di Piazza del Popolo per il comizio finale. Sono mesi, settimane e giorni che Landini continua a ribadire che le politiche di questo governo non vanno bene, che le misure occupazionali non favoriscono affatto il rilancio del lavoro tanto osannato da questo Esecutivo. Renzi dal canto suo chiede ai suoi oppositori di guardare in faccia la realtà, di considerare il lavoro fatto da questo governo che attraverso gli sgravi fiscali introdotti dalla legge di stabilità avrebbe incrementato le assunzioni.

Insomma le due realtà diverse cocciano tra loro. Due visioni completamente diverse, una, quella di Renzi,  fin troppo ottimistica da sembrare surrelae, l’altra, quella di Landini e delle opposizioni che spesso traduce la realtà di un Paese e dei suoi cittadini che questo Esecutivo vuole volutamente ignorare. Per questo Landini lancerà probabilmente un referdendum per cancellare le leggi sbagliate di questo governo. “Se, infatti, il Parlamento non è in grado di farlo, si può ricorrere anche all’azione diretta dei cittadini con i referendum abrogativi”, precisa il leader della Fiom. Sta di fatto che oggi in piazza sono attese migliaia di persone in un corteo colorato che partirà da Piazza della Repubblica per giungere a traguardo nella storica piazza del Popolo. Aprono il corteo i  i lavoratori di Fincantieri, dietro lo striscione “Fincantieri, giungla d’appalto. Più diritti, salario e sicurezza nei cantieri navali”. 

Insomma una giornata di lotta che, c’è da auspicare, possa ulteriormente aprire gli occhi a chi non vuole vedere.

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