Strage tribunale: E’ ancora polemica. I magistratti lasciati soli

Tirreno, Fp Cgil: “Dall’eccesso del metal detector per i dipendenti alla mancanza di adeguati controlli in diversi luoghi di lavoro” 

ROMA – Continuano le polemiche dopo la strage di ieri al Tribunale di Milano dove hanno perso la vita 3 persone. Oggi a Monza ha avuto luogo la riunione straordinaria e a porte chiuse sulla sicurezza  tra il procuratore capo di Monza Corrado Carnevali e il presidente del Tribunale Anna Maria Di Oreste. “Qui oggi – ha commentato Di Oreste – non sarebbe potuto succedere, gli avvocati sono costretti a passare dalle porte a bussola come tutti, perché la comodità del singolo è meno importante della sicurezza di tutti”. ”Abbiamo pensato – ha aggiunto Carnevali – di rafforzare con altre vetrate antiproiettile i cancelli e poi rivedremo i passaggi carrai”.

Nel frattempo durante l’assemblea dell’Anm a Milano è intervenuto sulla vicenda il vice presidente del Csm Giovanni Legnini: “I magistrati non possono essere lasciati soli“. Legnini ha quindi espresso “vicinanza e cordoglio per il dolore dei familiari della vittime: un giudice, Fernando Ciampi, che da ieri rappresenta tutti i magistrati italiani che fanno il loro dovere e che spesso sfuggono all’attenzione della pubblica opinione. L’avvocato, Claris Appiani che simboleggia una nuova generazione di avvocati che danno un contributo fondamentale alla giustizia e Giorgio Erba che con disciplina partecipava all’udienza di ieri”. 

Ieri la trasmissione Striscia la notizia ha mandato in onda una puntata dedicata ai mancati controlli dei tribunali italiani. Una denuncia alla quale fa eco Anna Maria Tirreno, rappresentante della segreteria Fp Cgil di Palermo, cancelliere dell’ufficio del giudice di Pace: “Ci dispiace non essere stati considerati: ma  pure  noi dipendenti del palazzo di Giustizia di Palermo da tempo denunciamo carenze ma anche eccessi, che subiamo ogni giorno,  nel sistema di sicurezza del Tribunale“.

In particolare, i dipendenti, che sono 2mila tra impiegati, cancellieri operatori, assistenti giudiziari commessi, chiedono di conoscere i potenziali effetti a lungo termine dell’esposizione ai metal detector dell’ingresso.””Per si tratta di un’esposizione quotidiana continua e non sappiamo quanto questo sia collegabile a casi di tumore che stiamo riscontrando tra il personale. C’è anche il problema della salute che non va sottovalutato. Qui in tanti introduciamo panini o altri alimenti per l’ora del pranzo e abbiamo chiesto varie volte di far passare il cibo in altro modo, assieme alle chiavi e ai piccoli oggetti, per evitare contaminazioni. Ma non ce lo permettono – ha detto Anna Maria Tirreno -. Il personale, piaccia o no, passa attraverso il sistema di sicurezza, si accolla queste esposizioni e  non sa se possano esistere relazioni dirette tra i casi di tumore e le radiazioni del metal detector o se sia un fatto del tutto casuale. Noi passiamo più volte al giorno rispetto agli avvocati, che hanno udienze un paio di volte a settimana. Spesso funzionari, persone conosciute o dipendenti di alto livello vengono fatti passare direttamente. Forse sarebbe utile pensare per i dipendenti ad altre forme di controllo. Lo abbiamo chiesto varie volte durante le nostre contrattazioni sindacali. Ma un’indagine su quanto l’esposizione faccia male non è stata mai fatta”.

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