Ballottaggi 2011. Vittoria del centro sinistra

ORE 17,15 – Il Pd abbandona ogni cautela e, di fronte ai risultati che arrivano da tutta Italia, annuncia per questa sera alle 19 un festa in piazza del Pantheon a Roma, proprio come avverrà a  Milano a Napoli a Cagliari e Trieste.

ORE 17,00 – Lettieri ammette la pesante sconfitta e dichiara: “Prendo atto del risultato di de Magistris e gli faccio un mio in bocca al lupo” ed aggiunge: “Napoli ha così tanti problemi che gli auguro veramente un in bocca al lupo”.

 

ORE 16,50 – I risultati anche per l’opposizione vanno ben oltre le più rosee aspettative. A partire dai risultati di Milano e Napoli rispettivamente con Pisapia e De Magistris, che sfondano come si suol dire la soglia del 50%.  Chi avrebbe giurato, infatti,  una sconfitta così pesante per il partito di Berlusconi, soprattutto in città da sempre governate dal centro destra. Perfino a Trieste  Roberto Consolini si attesta per ora al 57,5%, mentre Massimo Zedda a Cagliari è in netto vantaggio su Massimo Fantola al 59,20%.

ORE 16,16 –  A Napoli al comitato elettorale di Luigi de Magistris c’è un clima di speranza. Gli intention poll della Digis lasciano ben sperare il candidato Idv, Federazione della sinistra e Partito del sud. Nella sala stampa sistemata al primo piano dell’Hotel Royal Continental, sul lungomare di Napoli, non si vedono ancora leader dei partiti che sostengono la candidatura dell’ex pm, che in questo momento è a casa in attesa dei risultati definitivi. Al Continental è atteso il leader della Federazione della sinistra, Paolo Ferrero, in viaggio da Roma.

16,09 –  “Berlusconi ed il berlusconismo sono ormai sul viale del tramonto. C’è una richiesta alla politica di decoro e di occuparsi dei problemi del Paese e una domanda ci cambiamento che non può essere affidata a nessun gioco di palazzo”. E’ quanto ha affermato Nicola Latorre del Pd, invitato  allo speciale elezioni in onda su La 7.

 

16,05 – Al quartier generale di Pisapia c’è un clima di festa. Un applauso fragoroso ha salutato il risultato delle proiezioni sul ballottaggio che danno Giuliano Pisapia in vantaggio con il 52,3% su Letizia Moratti, al teatro Elfo, dove i suoi sostenitori stanno seguendo i risultati. Alla notizia si sono abbracciati Paolo Rossi e Roberto Vecchioni. «Per ora va bene. Non chiedetemi nulla», ha detto ai giornalisti Vecchioni, che per Pisapia ha cantato in piazza Duomo a chiusura della campagna per il primo turno. «Incrocio le dita», ha concluso.

ORE 15,53 –  Per Massimo Cacciari “nel Pdl e nella maggioranza può anche darsi che si sfasci tutto nel caso di una sconfita.  Del resto – secondo il filosofo veneziano  dei segnali già ci sarebbero. Tuutavia Cacciari fa intendere che l’ago della bilancia sarà la Lega, perchè se dovesse uscire il Pdl morirebbe.  “Se invece nel partito di Berlusconi viene fuori un nuovo leader capace di tenere la barra ferma e non scontentare Bossi, allora potrebbero anche andare avanti a governare” sottolinea Cacciari.
“Chi sta peggio è Berlusconi – osserva l’ex sindaco di Venezia- il quale è consumato. È sotto gli occhi di tutti. Ne è prova il risultato elettorale di Milano, se vogliamo stare solo a quello. Un demagogo come lui ha sempre vinto le elezioni con le promesse. A questo giro invece ha puntato tutto sulla giustizia e ha perso. Una sua uscita di scena per motivi di età o di strategia renderebbe tutto molto più semplice. Invece non lo farà. Non si fida di nessuno perchè pensa che nessuno sia in grado di salvarlo dalle sue grane giudiziarie”.
Attenzione però. Secondo  Cacciari il centro sinistra  “deve capire che vincere le amministrative non vuol dire avere già in tasca le politiche. E siccome è a quello che bisogna puntare, occorre definire bene qual è la linea, la proposta di governo. E allargare al centro. Finora siamo solo agli annusamenti Bersani-Casini. Si vada oltre, si dimostri – se si vuole prendere in mano la guida dell’Italia – che oltre alla volontà di mandare a casa Berlusconi c’è anche dell’altro”.

 

15,50 – Il grande sconfitto di questo voto è il premier. Queste è il commento a caldo del direttore de La Padania, Leonardo Boriani, ospite dello speciale elezioni di SkyTg24. “Bisogna fare una grande riflessione  e vedere cosa occorre fare per rilanciare il programma e la coalizione”.

 

ORE 15, 45 – Se le prime intention polls si dovessero consolidare realisticamente, il centro destra potrebbe essere stravolto da un vero e proprio tsunami. Ma nopn sarà facile ammettere la sconfitta. Almeno questo lascia intendere Italo Bocchino: “Purtroppo i risultati, qualunque essi siano, non apriranno una riflessione critica all’interno del governo. Si dirà di andare avanti; ma sottovalutare i segnali degli elettori è la cosa peggiore”.

 

 

ORE 15,20 – Dopo gli intention Poll arrivano le prime reazioni dettate da questa sfida politica che potrebbe segnare una svolta epocale per la città di Milano. 

“Il grande errore della Moratti è stato pensare un piano di sviluppo faraonico all’interno dei confini della città”  ha detto Antonio Calafati, professore associato di Economia applicata all’Università Politecnica delle Marche, ed esperto di progettazione di politiche pubbliche. “Milano è una città piccola, e il risultato di questo piano è di aumentare troppo la densità all’interno della città – ha spiegato il noto docente –  . La Moratti  avrebbe dovuto accettare che Milano è un insieme di comuni, e la città avrebbe dovuto includere i comuni vicini, come è successo ad esempio a Monaco. Puntando invece su uno sviluppo della città senza allargarsi si produce un aumento della rendita urbana, un congestionamento dei trasporti e altri problemi”.ORE 15,00 – Seggi ufficialmente chiusi nelle 6 Province e negli 83 Comuni che hanno coivolto ben 6.605.806 elettori. A minuti inizieranno le operazioni di scrutinio.

 

ORE 14,50 – Un megaschermo gigante è stato allestito in piazza Duomo per assistere  allo scrutinio a partire dalle 15 di questo pomeriggio.

 

ORE 14,49 –  Tra pochi minuti, esattamente alle ore 15, chiuderanno i seggi nelle 6 Province e negli 83 Comuni chiamati ad eleggere al ballottaggio propri Presidenti e Sindaci. Successivamente inizierà lo spoglio per il quale c’è molta attesa. Politici, esponenti e simpatizzanti di ogni schieramento stanno aspettando con ansia le prime percentuali, specialmente nelle città di Roma e Napoli, il cui risultato influirà inevitabilmente la politica nazionale. Questa mattina la presidente della Regione Lazio Renata Polverini sembra aver messo le mani avanti, quasi volesse prevedere un catastrofico risultato dei ballottaggi per il centro destra.
“Il Pdl  – ha detto la governatrice -manca di una struttura organizzativa. È necessario creare una squadra di comando, interlocutori certi e autorevoli che sappiano essere punto di riferimento sul territorio. Sono queste amministrative a dimostrare che ci sono state delle lacune, soprattutto nella scelta dei candidati sindaci.” Parole che lasciano intendere quanto sia improbabile la vittoria della Moratti su Pisapia nella strategica città di Milano.

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