Unioni civili. Passa la fiducia, 369 sì e 193 no. DIRETTA

ROMA – Superato il passaggio della fiducia con 369 sì e 193 voti contrari, la legge sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze è ormai in dirittura d”arrivo.

Il voto finale per il varo definitivo del provvedimento – già approvato al Senato e riproposto alla Camera con lo stesso testo – è previsto intorno alle 19 di questa sera. La legge prevede che le coppie di omosessuali maggiorenni possono unirsi civilmente davanti al sindaco (o agli altri ufficiali di stato civile) e due testimoni. Il ”contratto” che attesta il vincolo verrà registrato e conterrà tra l”altro la scelta del regime patrimoniale. Il cognome di uno dei due può essere indicato come cognome comune. L”unione civile è però nulla se sussistono già una precedente unione o un matrimonio, rapporti di parentela e affinità o nel caso di infermità mentale o condanna per omicidio o tentato omicidio del coniuge o contraente del partner. Dall’unione civile discendono nella sostanza gli stessi diritti e doveri del matrimonio, a eccezione dell”obbligo di fedeltà. L’unione, dunque, comporta l’obbligo reciproco all”assistenza e alla coabitazione e ciascun contraente dovrà contribuire ai bisogni comuni e concordare l”indirizzo della vita familiare e la residenza comune. Spiccano, tra gli altri, il diritto al mantenimento, agli assegni familiari, ai congedi parentali, alla pensione di reversibilità, al ricongiungimento familiare e alla cittadinanza italiana per lo straniero, ad assistere il compagno malato ed esercitare le sue volontà. 

Il testo dispone inoltre che il regime patrimoniale ordinario è la comunione dei beni, fatta salva la possibilità di formare una convenzione patrimoniale (sulla falsariga di quella matrimoniale) o di optare per la separazione dei beni. In caso di morte, tfr e indennità sostitutiva del preavviso spettano al partner. Quanto ai diritti successori, vale la quota di legittima. Il diritto di adottare il figlio del partner (la cosiddetta stepchild adoption) è stato soppresso e saranno dunque i giudici a valutare eventuali richieste sulla base della normativa vigente. 

LA DIRETTA PER IL VOTO FINALE

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