La bozza del Decreto Sviluppo. Novità e risorse insufficienti

ROMA – Sono ormai anni che si continua a parlare di sviluppo… parole cui non fanno seguito i fatti! E l’ultima, in ordine cronologico, “trovata” pro- sviluppo, non smentisce la tradizione.

La bozza del decreto “sviluppo” in attesa di approvazione prevede alcune novità a cominciare dal fatto che sarebbe in arrivo una «garanzia dello Stato per giovani coppie di sposi prive di contratto di lavoro a tempo indeterminato per accensione mutuo prima casa». Già, ma non solo. Per completare il processo di dismissione degli immobili degli enti previdenziali, gli aventi diritto «possono esercitare il diritto di riscatto nel termine del 31 marzo 2012».Per far fronte alla ricostruzione delle zone colpite da calamità, il governo pensa ad una «copertura assicurativa obbligatoria del rischio calamità naturali nelle nuove polizze che garantiscono i fabbricati privati destinati ad uso abitativo contro l’incendio». Ma i soldi? «I soldi non ci sono, stiamo cercando di inventarci qualcosa- ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ammettendo le difficoltà del governo sul decreto per rilanciare lo sviluppo, chiesto a gran voce dalle imprese, ma non dispera sulla possibilità di varare un provvedimento efficace. Anche se con tempi più lunghi. «Il testo sarà varato quando sarà convincente. Non ho particolare fretta. Conto sul varo del decreto quando ci sarà un provvedimento che sia di stimolo a sviluppo e crescita». Nel bilancio pubblico non ci sono fondi e occorrerebbe trovarne di nuovi, ma lo stesso Berlusconi non vuole la tassa patrimoniale proposta dalle imprese. «Io sono contrario» ha detto senza tuttavia chiudere definitivamente la porta.

Sulla patrimoniale, «non mi sento di esprimere le opinioni degli altri esponenti della maggioranza». Ma le novità non finiscono qui. Per «incentivare l’uso degli strumenti elettronici per migliorare i servizi ai cittadini nel settore del trasporto pubblico locale, riducendone i costi», le aziende di trasporto locale «adottano sistemi di bigliettazione elettronica e di pagamento interoperabili a livello nazionale». Certificati on-line anche in caso di malattia dei figli «al fine di assicurare un quadro completo delle assenze nei settori pubblico e privato e un efficace sistema di controllo delle stesse, nonchè di semplificare gli adempimenti a carico dei lavoratori, riducendone i costi connessi, in tutti i casi di assenza per malattia del figlio, la certificazione di malattia è inviata per via telematica». Ed ancora. Addio alle pagelle: dal 2013 arriveranno solo via web insieme ai certificati. Lo stesso è previsto per iscrizioni e pagamenti delle tasse scolastiche. La misura riguarda «le istituzioni scolastiche pubbliche di ogni ordine e grado». Ma c’è anche la novità che «i soggetti aggiudicatari di nuove opere infrastrutturali comprese in piani o programmi approvate dalle competenti amministrazioni pubbliche, ai fini dell’imposta sulle società, possono dedurre dal reddito di impresa l’equivalente degli aumenti di capitale proprio destinati ad investimenti infrastrutturali». Inoltre i controlli sulle imprese vengono razionalizzati e semplificati con l’obiettivo di «recare minore intralcio» all’attività imprenditoriale. Prevista «la proporzionalità dei controlli e dei connessi adempimenti amministrativi al rischio inerente l’attività controllata». Viene inoltre disposto «il coordinamento e la programmazione dei controlli da parte delle amministrazioni evitando duplicazioni e sovrapposizioni». E se l’età per il collocamento a riposo dei professori universitari ordinari viene anticipata dai 70 ai 68 anni, «siringhe con botulino usate per gonfiare le labbra, aghi da piercing o lamette per depilazione, sempre usati, si potranno trasportare “in proprio”, anche sulla propria auto, fino ad un massimo di 30 kg al giorno sino all’impianto di smaltimento (termodistruzione)». La norma (articolo 57) è tutta dedicata agli estetisti, acconciatori, truccatori, tatuatori, chi fa piercing, agopunturisti, podologi, callisti, manicure, e pedicure.
Guai a dire che questo non sia “sviluppo”

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