ROMA – “Non ti curar di lor, ma guarda e passa”, dice Virgilio a Dante. Questo celebre verso di cui gli studiosi hanno dato tante e diverse interpretazioni è entrato ormai nella lingua comune.
Significa non vale la pena parlarne. Verrebbe voglia di seguire il consiglio di Virgilio ascoltando il comiziaccio di Mario Monti che ha occupato Radio anch’io. Aveva detto il presidente Napolitano nel suo robusto messaggio di fine anno che il premier dimissionario è tenuto ad assicurare la gestione dell’ordinaria amministrazione “entro limiti ben definiti, secondo una passi consolidata” Ma Monti, in perfetta imitazione di Berlusconi si è lasciato andare ad una comiziaccio dove l’operato del suo governo è stato preso a pretesto per portare un attacco durissimo contro due esponenti della coalizione di centrosinistra, come Stefano Fassina, della segretaria del Pd, responsabile del dipartimento economico che ha ottenuto un grande successo nelle primarie, e Nichi Vendola,leader di Sel.
Il professore usa la tattica dei politici più squalificati
Monti usa una vecchia tattica dei politici più squalificati, che andava di moda in particolare nella dc: quella di mettere gli uni contro gli altri e di schierarsi una volta con gli uni e una volta con gli altri, tanto di correnti in casa democristiana ve ne erano a sufficienza. Il presidente dimissionario nel suo intento è patetico e ridicolo insieme. Non volendo rispondere direttamente alla domanda che Bersani gli rivolge insistentemente,” con chi stai”, afferma che “ sto per le riforme che rendano l’Italia più competitiva” Già ma quali riforme ´Perché ormai dietro questa parola si nasconde tutto e il contrario di tutto tutto . Per esempio parlare di “ riforma” riferito alle pensioni è davvero un azzardo. Riforme si dovrebbe intendere provvedimenti che fanno sta meglio le persone. Quelli messi inn atto dal primo dell’anno, la legge Fornero, creano sofferenza per milioni e milioni di Italiani. Ma Monti non si accontenta. Evita di polemizzare direttamente con il segretario del Pd,parla di necessità di “ coalizzare chi è disponibile per le riforme e non per la conservazione” E fra questi ultimi il professore annovera “ Vendola e Fassina che vogliono conservare per nobili motivi ed in buona fede un mondo del lavoro cristallizzato, iper protetto rispetto ad altri paesi. Io sono per avere in Europa una tutela dei posti di lavoro”
La distinzione fra sinistra e destra non esiste più
Non contento torna ancora una volta ad enunciare una teoria di cui la realtà stessa dell’Europa mostra la pochezza,la insussistenza. Dice che “il polo di destra e di sinistra sono distinzioni che hanno avuto un significato in passato, ma oggi ne hanno molto meno. La distinzione è fra chi vuole cambiare il Paese rendendolo moderno e competitivo lavorando in stretta sinergia con l’Europa e chi, come a sinistra Vendola e Fassina e a destra alcune posizioni del Pdl, si oppone a questo cambiamento.”La sfida e’ tra chi vuole cambiare il Paese e chi, come Vendola o Fassina, e’ a protezione delle rendite e si oppone al cambiamento. Davvero ridicolo e patetico, l’accomunare le posizioni di Fassina e Vendola con “alcune del Pdl”. Se non è una gaffe si tratta di una offesa molto pesante, non degna di chi “ sale” in politica. Certamente la salita , se il buon giorno , in questo caso il cattivo giorno, si vede dal mattino, la salita sarà molto dura e perigliosa. Bontà sua il professore in questo intervento non ha nominato la Cgil, una specie di bestia nera, con Susanna Camusso che per lui è una sorta di diavolo fatto donna.
Il tunnel è diventato l’emblema monomaniacale del professore
In compenso, proseguendo in unna monomaniacale, ha di nuovo parlato del “ tunnel”. Non solo ha detto che ora si intravede la luce in fondo al tunnel ma ha aggiunto che “ non è crollato”. E per quanto riguarda il suo programma? Otto punti del tutto generici, quasi a far concorrenza a Berlusconi parla di una diminuzione di un punto per le aliquote fiscali,senza dire né quando né con quali fondi. Monti torna spesso sull’ Europa, sulle sinergie, parla della Merkel, della credibilità che l’Italia ha riconquistato. “Se nella Ue- le politiche per la cresciuta partono il tunnel ( ancora lui, ndr) potrà accorciarsi”.
Socialisti e Popolari esistono in tutta Europa. Ma il prof ignora
Strano questo professore che “ sale “ in politica. Non si è accorto, malgrado le sue frequentazioni degli ambi enti europei, delle intese con Hollande, che in Europa esistono due grandi partiti,due grandi correnti di pensiero e di pratica politica , una che fa capo al socialismo europeo, ai progressisti l’altra Partito popolare che lui stesso ha frequentato proprio poco tempo fa quando fu , di fatto, investito della candidatura a presidente del Consiglio, con Berlusconi messo in un angolo. Come fa a dire che non esistono più sinistra e destra. Forse nel suo immaginario. Forse serve a lui per evitare di prendere posizione, di schierarsi con chiarezza. Ma solo due o tre giorni fa aveva detto che la sua era una posizione equidistante fra destra e sinistra. E ancora prima aveva affermato che il centro non esiste. Forse il professore avrebbe bisogno di ripassare la geometria. Tornare a scuola non fa mai male.