Feliciana Zuccaro pubblica “Senza far rumore”: un romanzo dove racconta il brusio dei sentimenti inespressi 

Feliciana Zuccaro è un’agronoma materana con la passione per la scrittura. Un’inclinazione che in pochi anni l’ha portata al successo editoriale e alla pubblicazione del suo secondo romanzo: “Senza far rumore”. Un libro che s’incentra su tutte le sfumature dei sentimenti: dalla perdita alla riconquista.

Un romanzo ricco di pathos e di drammaticità, che riesce a descrivere la solitudine interiore che scaturisce dall’abbandono. Ne parliamo direttamente con l’autrice.

Che cosa ha ispirato il suo lavoro?

«Questo mio secondo romanzo è nato all’improvviso: senza un’ispirazione vera e propria. Ricordo ancora quel giorno di ottobre del 2021: mentre percorrendo le strade del mio paese, ho visto nella mia testa una ragazzina che si addentrava nei vicoli di un posto di mare. Sul momento, pensavo fosse solo una fantasia, ma, a poco a poco, le scene che la riguardavano, si sono affacciate nella mia testa, tante e tante volte e così ho iniziato a buttare giù le prime pagine. Di lì, ho visto un susseguirsi di volti, luoghi e scene da riportare su carta e sentivo quel caratteristico profumo di agrumi: per questo, ho ritenuto di dover ambientare il romanzo in Sicilia. E più scrivevo e più mi sentivo coinvolta, come in un moto interiore: un’esigenza incontrollabile».

C’è nel suo romanzo qualche riferimento autobiografico? 

«Ci sono riferimenti autobiografici in tre episodi che riguardano Mia, la protagonista del libro. Si tratta di tre avvenimenti che ho voluto inserire per far parte di questo romanzo. È un modo per diventare parte delle mie storie, senza scrivere mai nulla di totalmente autobiografico. Ad esempio, anche nel mio primo romanzo – “Non ho mai danzato sotto la pioggia” – ci sono un paio di fatti che mi riguardano: eventi che sono realmente accaduti. Questo succede anche nel libro di poesie “Per ogni volta che sei morta”: sono poche le poesie che mi riguardano, ma un po’ di me c’è sempre.»

Ha già in cantiere un altro libro?

« In verità, ho già in cantiere più di un libro, perché le storie che mi circondano sono molteplici. Dopo tutto, attingere da chi vive vicino me, è la scelta più immediata. Ora, sto scrivendo gli ultimi capitoli di una vicenda realmente accaduta, romanzata secondo il mio stile e con la mia voce narrante: è la vera storia di una donna che amo particolarmente. E nel frattempo, ho iniziato a scrivere la storia di un uomo: un personaggio sui generis, che vive di tic e manie in cui si rifugia nei momenti peggiori. Per quest’ultima storia, intendo studiare il profilo psicologico del mio protagonista, approfondendo testi di psicologia e inoltre leggendo romanzi che mi agevolerebbero nel trovare la voce narrante più adeguata. Ad esempio: un paio di mesi fa ho letto “Zombie” della scrittrice americana Joyce Carol Oates: un libro disturbante, ma molto interessante. Per poter scrivere, bisogna anche leggere tanto.» 

A chi è rivolto il suo romanzo?

«È rivolto a chi ha necessità di trovare la strada del perdono: in amore o in amicizia o in qualsiasi altro rapporto personale. E ancor di più, si rivolge a chi vuole intraprendere la via della felicità, dopo un abbandono o una perdita». 

Com’è nata la passione per la scrittura?

«Non so esattamente dire come sia nata, ma posso dire quando è nata: avevo 13 anni e mi chiudevo nella mia cameretta per scrivere poesie. Scrivevo di tutto: della morte, dell’amore che tanto agognavo e di tutto quello che sentivo dentro di me. Ancora oggi, quando vado a rileggere quelle agende per ritrovare un po’ di me in quei fogli: ci vedo la matrice di quello che sono diventata. La mia scrittura si è evoluta e si è modificata, ma sin da allora sognavo di essere ciò che sono oggi: poter pubblicare romanzi, partecipare a concorsi letterari e preparare presentazioni e interviste. Un sogno che è diventato realtà.»

Potrebbe descriversi in una parola?

« In una sola parola è difficile, ma ne posso coniugare una nuova… :”costruimmaginifica” perché immaginando costruisco»

Condividi sui social

Articoli correlati