L’Italia terra di eccellenze e di innovazione tecnologica e scientifica

Bisognerebbe parlare un po’ di più delle eccellenze che attraversano il Bel Paese, dall’estremo nord al profondo Sud. Sì, perché sono davvero tante, spesso ignorate, a volte per una inconsapevole incapacità o pigrizia a comunicare ciò che ci circonda.

E nemmeno la crisi post covid ha fermato questo avanzare d’ingegno italiano. E’ successo nelle università e anche nelle realtà private, nelle PMI come nelle grandi aziende che non si sono voltate di fronte a orizzonti inesplorati e alle nuove innovazioni tecnologiche che ci travolgono alla velocità della luce. Anzi.

Lasciamo questo 2023 con grande ottimismo, dove le università italiane si sono marcatamente distinte per la loro eccellenza nella ricerca scientifica. L’Italia, d’altra parte, ha una lunga tradizione di Atenei prestigiosi e all’avanguardia, che sono stati in grado di mantenere un alto livello di qualità e competenza, nonostante i rallentamenti burocratici.

E’ successo un po’ ovunque dove il costante fermento di idee, di nuove esplorazioni e di tanta passione è palpabile nell’aria. Università che sono state in grado di attrarre ancora i migliori ricercatori italiani e stranieri, creando così un ambiente stimolante e produttivo, stringendo collaborazioni con centri di ricerca internazionali, favorendo lo scambio e l’innovazione scientifica in un’ottica multidisciplinare. 

Ma non solo. L’Italia sta contribuendo significativamente alla ricerca globale in vari modi, soprattutto in quei settori topici, come la medicina di precisione, l’energia rinnovabile, le biotecnologie e che, attraverso programmi di finanziamento, come Horizon Europe, che supportano la partecipazione degli scienziati italiani a progetti internazionali, è diventata un elemento fondamentale nella ricerca globale. La stessa Unione Europea sta stimolando questo approccio virtuoso, per non perdere queste rare manifestazioni di opportunità.

Neanche le innovazioni tecnologiche sono passate inosservate, tanto che l’Italia – nonostante le difficoltà -sta colmando un importante gap digitale attraverso giovani aziende e start-up che stanno dando un impegno massimo per supportare questa transizione sulle tecnologie e sul loro uso consapevole.

Una vera e propria rivoluzione che ha sprigionato la voglia del cambiamento e del “fare”, anche in tempi di incertezza economica e sociale.

Nel frattempo il Made in Italy, marchio di qualità,  sinonimo di bellezza, eleganza e artigianalità, continua ad essere il traino nazionale con i suoi 50 miliardi raggiunti nel 2023.

Brand italiani radicati e neo start-up innovative che continuano a dare lustro al Paese, anche fuori dai confini nazionali con un trend in positivo  , sia per idee che per crescita economica.

E l’ottimismo diventa un fattore chiave per il successo in qualsiasi campo, purché si mantenga  una mentalità aperta e pronta a cercare obiettivi ambiziosi e soluzioni innovative ai problemi che si presentano.

Oggi questo approccio, accompagnato da una valutazione realistica delle sfide e delle opportunità  è il motore principale per un solido sviluppo personale e professionale purché tradizione, innovazione e creatività siano alla base.

Condividi sui social

Articoli correlati