One Health: un approccio integrato per la salute di uomini, animali e ambiente

Il concetto di One Health nasce dalla consapevolezza che la salute umana non può essere separata da quella degli animali e dell’ambiente. Negli ultimi anni, soprattutto dopo l’esperienza della pandemia, è diventato chiaro che malattie, inquinamento, cambiamenti climatici e perdita di biodiversità sono fenomeni interconnessi che richiedono una risposta coordinata.

Non si tratta solo di un approccio scientifico, ma di una vera e propria visione globale della salute, che mette al centro la collaborazione tra medici, veterinari, biologi, ecologi e istituzioni.

Un sistema unico di salute

Pensare in termini di One Health significa abbandonare i confini rigidi tra discipline e riconoscere che esiste un unico sistema complesso. Le malattie infettive che colpiscono l’uomo, come Ebola, influenza aviaria o Covid-19, hanno spesso un’origine animale (le cosiddette zoonosi). Allo stesso tempo, l’uso intensivo di antibiotici negli allevamenti favorisce la comparsa di batteri resistenti, che minacciano sia gli animali che le persone. L’ambiente, con i suoi equilibri delicati, diventa l’anello che connette tutto: deforestazione, traffico illegale di specie selvatiche e inquinamento aprono la strada a nuove emergenze sanitarie.

La sfida del cambiamento climatico

Il riscaldamento globale amplifica il rischio di nuove malattie e accelera la diffusione di vettori come zanzare e zecche, che si spostano in aree geografiche prima immuni. Questo significa che patologie come la malaria o la dengue, un tempo confinate in zone tropicali, trovano oggi spazio anche in regioni temperate. Un sistema One Health consente di monitorare questi cambiamenti in tempo reale, anticipando le crisi sanitarie invece di limitarsi a reagire.

Collaborazione e prevenzione

L’approccio One Health non si limita alla gestione delle emergenze, ma si fonda sulla prevenzione. Investire nella ricerca condivisa, rafforzare i sistemi di sorveglianza epidemiologica, promuovere pratiche agricole sostenibili e proteggere gli ecosistemi significa ridurre i rischi a monte. Ogni intervento, dal controllo delle acque reflue alla gestione dei rifiuti, diventa parte integrante di un piano di salute globale.

Una responsabilità collettiva

Adottare la prospettiva One Health richiede un impegno politico e sociale. Serve un dialogo costante tra governi, istituzioni sanitarie, mondo della ricerca e cittadini. La salute non può essere considerata un bene esclusivamente individuale, ma un patrimonio collettivo che dipende dall’equilibrio con il pianeta. Solo così è possibile garantire sicurezza sanitaria, ridurre i costi legati alle emergenze e costruire un futuro sostenibile.

One Health non è uno slogan, ma una necessità

In un mondo interconnesso, la salute di un individuo dipende inevitabilmente dalla salute degli animali e dall’integrità degli ecosistemi. Mettere a sistema le conoscenze, creare reti di collaborazione e investire nella prevenzione significa affrontare le sfide sanitarie con maggiore forza e lungimiranza. Perché la salute, in definitiva, è una sola: quella del nostro pianeta e di chi lo abita.


Condividi sui social

Articoli correlati