Renzi come Craxi e Berlusconi, all’attacco di sindacati e dipendenti pubblici

ROMA – La storia si  ripete. Prima  Craxi, poi Berlusconi  con Brunetta  , si cimentarono nell’ attacco ai fannulloni, ai lavoratori del pubblico impiego. Preda facile,occasione di barzellette. File insopportabili negli uffici pubblici, le mezze maniche di tanti film, pratiche inestricabili, cittadini esasperati. Ma invece di affrontare e risolvere questi problemi, non  ci vogliono grandi riforme ma una riorganizzazione della macchina ammInistrativa,  Craxi e Berlusconi, presero lo spunto per ridefinire il ruolo della  pubblica amministrazione,  il suo rapporto con lo Stato inteso come comunità di cittadini. 

 Si punta  a colpire il ruolo dei corpi intermedi

 

Come ricorda il sociologo De Rita la pubblica amministrazione  è  uno dei corpi intermedi, come i partiti, i sindacati, le espressioni delle forze sociali, delle imprese. In realtà a Craxi prima e Berlusconi poi dei fannulloni non interessava niente.  Loro puntavano a stabilire un rapporto diretto fra il governo, o meglio il capo del governo e i cittadini. In questo filone si inseriscono, per vie diverse, prima Grillo e poi Renzi. L’uno costruisce un movimento a sua immagine e somiglianza,una forza di opposizione che non ammette dissensi al proprio interno. Il web diventa la strumento  che decide, detta agli iscritti e agli eletti le linee di comportamento, le scelte politiche. Il web è nelle mani di Grillo e Casaleggio. La democrazia partecipata, quella che la nostra Costituzione indica come la via maestra, viene messa  da parte. Il potere è nelle mani di due persone. Per quanto riguarda il pregiudicato nella sua storia ventennale non c’ è stato neppure bisogno del web. E’ contato e conta solo lui anche se, oggi, il lupo ha perso molto pelo ma non il vizio.

L’obiettivo del premier,un uomo solo al comando

 

Renzi si colloca dentro , si fa per difre, della pubblica amministrazione, una rivoluzione ha detto ed ha creato un sito ad hoc, è un indicatore del “pensiero” del premier. Certo ci sono anche i contenuti, un attacco ai diritti dei lavoratori, alla contrattazione. C’è anche ignoranza di cosa sia la pubblica amministrazione.  Il premier e Madia  con i loro annunci danno prova di non conoscere  che  insieme a chi lavora negli enti locali, nelle regioni, nei ministeri ci sono operatori della sanità che prestano servizio negli ospedali, assistenti sociali, maestre d’asilo, fino ai vigili del fuoco. Non si può fare di ogni erba un fascio. Ci sono contratti da rispettare. E’ vero che da molti anni c’è il blocco ma le condizioni di lavoro e di vita di milioni di persone non si decidono con una legge che in quaranta giorni deve essere approvata. 

Come Grillo,ai lavoratori verrà chiesto un parere via mail

 

Renzi annuncia che invierà una lettera ai dipendenti pubblici per chiedere loro un parere. Si parla di un milione di lettere quindi verrebbero interessati non tutti i lavoratori  ma solo quelli che vengono definiti “ statali”che stanno negli uffici. Altre fonti invece indicano in tre milioni le missive. Tutte inviate via mail. E se uno non ha il computer? Affari suoi. Così’ come la trovata del pin da indicare a tutti i cittadini che non dovrebbero più far la fila negli uffici. Domanda ripetuta. E se uno non ha il computer. Ma queste sono bazzecole.  “Barzellette “, dicono alcuni dirigenti sindacali.

Il premier manda in soffitta la democrazia partecipata

La realtà  è che Renzi in questo modo  un manda in soffitta la Costituzione, elimina  democrazia partecipata, ruolo  dei partiti, delle parti sociali. Ai sindacati, bontà sua, concede una informazione, detta il tempo per avere risposte, meglio via internet, si evitano noiose riunioni. E la ministra Madia avverte: niente negoziati decidiamo noi. Dovrebbe sapere che quando si toccano condizioni di lavoro che stanno scritte nei contratti  il negoziato  è d’obbligo . Senza i sindacati hanno replicato subito  Cgil, Cisl Uil non è possibile fare  alcuna seria riforma . Le Confederazioni e le organizzazioni di categoria proprio sul terreno della riforma della pubblica amministrazione hanno più volte avanzato proposte, dato indicazioni. Ma ogni volta hanno trovato la strada sbarrata con il blocco dei contratti e dl turn over. Renzi annuncia che con la “ sua “ riforma” potranno essere assunti circa 10 mila giovani. Ma non dice che per ogni giovane assunto cinque  se ne andranno. In fine due annotazioni. La prima riguarda il cattivo giusto del premier e dei suoi ministri. Proprio a poco ore dall’inizio della manifestazioni del Primo Maggio .Infine  una annotazione: il cattivo gusto di Renzi e dei suoi ministri che portano un pesante attacco ai dipendenti pubblici proprio a poche ore dalla giornata del Primo Maggio . Seconda annotazione:il silenzio del Pd, in particolare della minoranza , che pare non aver avvertito il rischio che  invece della festa dei lavoratori questo inizio di maggio si trasformi in  un pericoloso far la “festa” ai lavoratori.

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