Il ruolo euristico, quindi, decadde per trasformarsi in quello di tutore per la conservazione di quello stato favorevole di cose; ci fu la tendenza a relegare l’analisi a un ruolo subalterno, a un servizio indispensabile di struttura solida, ma statica. Da un certo tempo, questa stortura si è andata sanando e si è di nuovo sviluppata la ricerca analitica conoscitiva rivolta ai fenomeni di base, ai problemi nuovi e reali, alla ottimizzazione e alle gestione economica dei processi produttivi, allo sviluppo dei mezzi strumentali di indagine adeguati e alla apertura di nuovi capitoli, come quello dell’analisi biotecnologica."
Questo dilemma fra servizio ed autonomia scientifica è l’espressione di un altro, che ha da sempre scosso la scienza, quello cioè fra metodo deduttivo e metodo induttivo, fra semplice teoria e sperimentazione. Ci sono voluti molti anni per comprendere che il valore aggiunto di un’esperienza nuova non è certo inferiore a quello di una teoria elaborata sulla base di principi e leggi generali o di esperienze condotte ed elaborate da altri.
Oggi la chimica analitica aiuta la società nelle sue diverse attività e campi (sanità, agricoltura, alimentazione, beni culturali, ambiente, produzione) e verso questi settori sta producendo ulteriori importanti sforzi per mettere a punto sistemi e metodi di studio e controllo sempre più sofisticati e miniaturizzati capaci di essere automatizzati, ma anche di operare in situazioni complesse, di caratterizzare produzioni alimentari DOC e DOP, di aiutare indagini investigative, di misurare concentrazioni di inquinanti sempre più basse.
C'è infine un altro punto importante della Chimica Analitica 3.0: nell’ultima fase della congiuntura attuale l’industria sempre più concentra la propria attenzione ed i propri interessi su iniziative con sbocchi commerciali a breve termine (5-10 anni). Le scadenze spesso ravvicinate precludono elevati tassi innovativi. Il chimico analitico deve pertanto valorizzare al massimo l’esistente in tema di materiali e di metodi, scegliendo, ove manchi la soluzione ideale, quella fra le disponibili che più l’avvicina in termini di risultato finale.