Test in Australia per Valkyrie, il primo robot umanoide della NASA

La NASA afferma che le conoscenze acquisite da questa missione saranno potenzialmente utilizzate per le missioni Artemis e altri obiettivi di robotica sulla Terra.

Il robot umanoide della NASA Valkyrie sta iniziando una nuova missione in Australia per testare le sue capacità presso il colosso energetico australiano Woodside Energy a Perth.

La società, infatti, prevede di impiegare Valkyrie per la custodia remota delle sue strutture senza equipaggio e offshore per aumentare la sicurezza sia per il personale che per l’ambiente.

“Siamo lieti di iniziare questa fase di sviluppo e test di sistemi robotici avanzati il cui obiettivo è quello di potenziare il robot per avere un impatto positivo sulla vita sulla Terra consentendo operazioni più sicure in ambienti pericolosi”, così afferma Shaun Azimi, capo del team di robotica abile della NASA Johnson.

“Questo test valuterà l’attuale potenziale dei robot avanzati per estendere la portata degli esseri umani e aiutare l’umanità a esplorare e lavorare in sicurezza ovunque”, ha aggiunto Azimi.

Come parte di un accordo di partnership, Woodside Energy fornirà dati e feedback alla NASA, la quale prevede di applicare le conoscenze acquisite per “accelerare la maturazione della tecnologia robotica”.

L’agenzia spaziale implica anche che le lezioni apprese da questa missione possano essere utilizzate per le missioni Artemis della NASA e per altri obiettivi di robotica basati sulla Terra.

Ma chi è Valkyrie?

Valkyrie è il primo robot umanoide bipede della NASA. Il suo nome deriva dalla mitologia scandinava, in cui questo essere femminile al servizio di Odino sceglie i guerrieri caduti in battaglia portandoli al Valhalla (il mondo divino ndr).

Con un’altezza di 1,8 metri e un peso di 125 kg, Valkyrie è progettata per svolgere compiti vitali in ambienti pericolosi per l’uomo sia nello spazio che sulla Terra.

La NASA afferma che testare lo sviluppo di Valkyrie sulla Terra contribuirà allo sviluppo attuale e futuro della robotica e dell’automazione per l’uso nello spazio.

Ad esempio, la NASA spera di utilizzare Valkyrie nel suolo lunare, nei siti di lavoro e negli habitat a lungo termine che verranno stabiliti come parte delle future missioni Artemis, anche quando gli astronauti non sono fisicamente presenti.

Funzionalità di controllo remoto

Dal 2016, la NASA ha raddoppiato il miglioramento delle tecnologie di controllo remoto e lo sviluppo di robot completamente autonomi poiché il ritardo nella comunicazione tra Terra e Marte rende difficile il controllo dei robot.

La NASA ritiene che Valkyrie e altri robot avanzati possano essere strumenti vitali per consentire agli esseri umani di supervisionare lavori pericolosi da remoto e di scaricare compiti noiosi e ripetitivi, consentendo agli esseri umani di lavorare su attività di livello superiore, tra cui la distribuzione e la manutenzione dei robot.

Con i robot mobili telecomandati come Valkyrie, gli astronauti potrebbero essere in grado di svolgere attività importanti da remoto come l’ispezione e la manutenzione di infrastrutture e impianti.

Condividi sui social

Articoli correlati