Il Policlinico Gemelli ha sviluppato una rivoluzionaria tecnica, denominata IN-REC-SUR-E, per la somministrazione del surfattante ai neonati prematuri, migliorando la loro capacità respiratoria e riducendo i rischi di patologie polmonari croniche.
Questa innovativa procedura, pubblicata su Lancet Respiratory Medicine, si propone di proteggere i polmoni dei neonati estremamente prematuri, consentendo loro di respirare in modo naturale e riducendo l’incidenza di malattie respiratorie croniche nella vita adulta.
Il professor Giovanni Vento, Direttore della UOC di Neonatologia al Policlinico Gemelli, afferma che la tecnica IN-REC-SUR-E è stata confrontata con la tecnica tedesca LISA in un trial multicentrico su 218 neonati prematuri, dimostrando maggiore efficacia e riduzione della mortalità.
Questa scoperta ha portato alla promozione di un nuovo trial internazionale coinvolgente 80 Centri di Terapia Intensiva Neonatale, confrontando IN-REC-SUR-E con LISA su circa 400 neonati con l’obiettivo di prevenire esiti critici come la broncodisplasia polmonare.
Il professor Vento sottolinea l’importanza di continuare la prevenzione e il follow-up a lungo termine, affermando che i neonati con broncodisplasia devono essere monitorati per adattare lo stile di vita e intervenire precocemente con farmaci.
La gestione adeguata dell’insufficienza respiratoria attraverso la nuova tecnica IN-REC-SUR-E ha dimostrato di ridurre i tassi di ospedalizzazione nei primi due anni di vita. Questo approccio innovativo, oltre a migliorare la funzionalità respiratoria, ha anche importanti impatti nella prevenzione del danno cerebrale associato alla prematurità.
La tecnica IN-REC-SUR-E si configura come un passo avanti significativo nella cura dei neonati prematuri, promuovendo una migliore salute polmonare a lungo termine e riducendo il rischio di complicanze respiratorie nella vita adulta.