Intelligenza artificiale: nasce Reattone per prevedere la reattività chimica 

Il progetto “reattone”, sviluppato dall’Università di Cambridge in collaborazione con Pfizer, rappresenta un’avanzamento significativo nel campo della chimica e della farmaceutica.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature Chemistry e rappresenta un esempio eccellente di come l’integrazione tra intelligenza artificiale e scienze chimiche possa portare a scoperte significative e miglioramenti nel campo della farmaceutica. 

La piattaforma di intelligenza artificiale chiamata “reattone”, sviluppata da un team di ricercatori dell’Università di Cambridge in collaborazione con Pfizer, rappresenta un’innovazione significativa nel campo della chimica e della farmaceutica.

Questo sistema utilizza l’intelligenza artificiale per prevedere le reazioni chimiche tra molecole, un processo che finora è stato caratterizzato da un approccio di tentativi ed errori, con frequenti insuccessi.

Alpha Lee

Il sistema “reattone” combina esperimenti  con algoritmi di apprendimento automatico per comprendere e prevedere la reattività chimica.

È stato validato su un set di oltre 39.000 reazioni chimiche rilevanti per il settore farmaceutico. Il suo principale vantaggio consiste nella capacità di identificare correlazioni significative tra i reagenti, le prestazioni della reazione e di evidenziare lacune nei dati esistenti.

Secondo Alpha Lee, il ricercatore che ha guidato lo sviluppo di questa piattaforma, “reattone” scopre relazioni nascoste tra i componenti delle reazioni e i loro risultati.

L’ampio set di dati utilizzato per addestrare il modello contribuisce a trasformare il processo di scoperta chimica da un approccio empirico a uno guidato dai big data. L’obiettivo è quello di accelerare e rendere più efficiente lo sviluppo di nuovi farmaci.

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