Al Policlinico Bari, nuovo radiofarmaco per diagnosi tumori

Il Policlinico di Bari ha introdotto un avanzamento significativo nella rilevazione dei tumori neuroendocrini attraverso l’uso del 68Gallio-DOTATOC (68Ga-DOTATOC), un nuovo radiofarmaco, per la diagnostica clinica.

Questi tumori, sebbene rari e costituenti meno dello 0,5% dei casi di tumori maligni, possono svilupparsi in una varietà di organi, rendendo cruciale un’accurata diagnostica. Il 68Gallio-DOTATOC, che si unisce ai recettori della somatostatina sulle superfici tumorali, facilita l’identificazione di questi tumori mediante la tecnologia PET/CT, secondo Giuseppe Rubini, direttore del reparto di Medicina nucleare.

Questa innovazione segue l’introduzione, avvenuta un anno prima, del 68Gallio-PSMA (68Ga-PSMA-11) per il trattamento di pazienti affetti da tumore alla prostata in Puglia, sottolineando l’importanza della produzione interna di radiofarmaci innovativi.

Il passaggio dalla diagnostica alla terapia, noto come teragnostica, rappresenta un’evoluzione cruciale, preparando il terreno per l’uso di radiofarmaci rivoluzionari in radioterapia metabolica, come quelli basati sul 177Lutezio (177Lu).

“È molto importate essere in grado di fare la sintesi dei radiofarmaci innovativi per la diagnostica ma questo è solo il passo preliminare verso la terapia, il nostro approccio a è quello della teragnostica, ovvero l’applicazione del tutto quello che possiamo vedere lo possiamo anche curare. In questo momento abbiamo tutti gli strumenti per passare dai radiofarmaci innovativi per la diagnosi (quelli con 68Gallio) ai radiofarmaci innovativi per la radioterapia metabolica quelli con 177Lutezio (177Lu)”, conclude. 

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