La percezione del tempo influisce sulla guarigione

Uno studio recente condotto dai ricercatori Peter Aungle ed Ellen Langer dell’Università di Harvard ha scoperto che la velocità di guarigione dei lividi minori può essere influenzata dalla percezione che una persona ha del tempo trascorso.

Pubblicato su Nature Scientific Reports, questo studio pionieristico ha dimostrato che i pazienti che percepiscono il passare del tempo come più lungo di quanto sia in realtà mostrano una guarigione più rapida dei lividi.

Aungle, principale autore dello studio e candidato al dottorato di ricerca presso la Kenneth C. Griffin Graduate School of Arts and Sciences, si è ispirato al lavoro della sua mentore Ellen Langer, rinomata per le sue ricerche sulla connessione mente-corpo e per essere un’autrice di successo. Tra le influenze citate per lo studio ci sono gli studi precedenti sul tempo percepito e sui suoi effetti sulla salute, inclusi i livelli di glucosio nel sangue nei diabetici e le prestazioni nei test cognitivi in base alle ore di sonno percepite.

La ricerca ha manipolato la percezione del tempo in laboratorio utilizzando un timer impostato su 28 minuti, con sessioni dove il tempo percepito veniva ridotto a 14 minuti o aumentato a 56 minuti, oltre a una sessione di controllo con tempo correttamente indicato. I partecipanti allo studio, che avevano subito lievi lividi attraverso una terapia del flusso sanguigno, hanno mostrato tassi di guarigione significativamente più alti quando credevano che fosse trascorso più tempo.

Questi risultati suggeriscono che non solo le emozioni e i comportamenti influenzano la salute, ma anche le convinzioni astratte e concettuali possono avere un impatto significativo sul funzionamento del corpo. Ulteriori ricerche potrebbero esplorare come questa percezione del tempo possa assistere la guarigione in situazioni post-chirurgiche o in altri contesti di recupero più gravi.

Condividi sui social

Articoli correlati