Vaiolo delle Scimmie, i più vulnerabili bambini e comunità

L’epidemia di Mpox (Vaiolo delle Scimmie) sta colpendo in modo crescente l’Africa orientale e meridionale, con bambini e comunità vulnerabili in prima linea.

Secondo l’UNICEF, oltre 200 casi confermati sono stati registrati in cinque paesi: Burundi, Ruanda, Uganda, Kenya e Sudafrica

La nuova variante del virus Mpox (clade Ib) è stata identificata in tutti i paesi, ad eccezione del Sudafrica. La patologia sta suscitando preoccupazione per la sua capacità di diffusione, in particolare tra i bambini piccoli.

Il Burundi è il più colpito, con 170 casi confermati, il 60% dei quali riguarda bambini e adolescenti sotto i 20 anni.

L’UNICEF ha sottolineato l’importanza di intensificare gli sforzi per la protezione dei bambini, soprattutto nel contesto di epidemie multiple come il morbillo e la malnutrizione.

Prof.ssa Tiziana Lazzarotto, direttore della Microbiologia del POliclinico Sant’Orsola

La risposta è attualmente ostacolata da sfide come la mancanza di kit diagnostici, farmaci e consapevolezza della comunità.

L’organizzazione sta chiedendo maggiori investimenti nel rafforzamento dei sistemi sanitari e nella protezione dei bambini dalle conseguenze sociali dell’epidemia, tra cui lo stigma, l’interruzione dell’istruzione e il rischio di violenza di genere.

In collaborazione con l’OMS e l’Africa CDC, l’UNICEF sta lavorando per aumentare la sensibilizzazione e l’educazione sulla prevenzione dell’infezione, mentre lancia un appello per 16,5 milioni di dollari per sostenere la risposta all’emergenza in rapida evoluzione.

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