Obiettivi e Innovazioni del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide
La 40a spedizione italiana in Antartide ha preso ufficialmente il via con il coinvolgimento di un team di 140 persone, tra tecnici, ricercatori e ricercatrici, impegnato nelle basi Zucchelli e Concordia e a bordo della nave rompighiaccio Laura Bassi.
Questa missione, parte del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), si concentra su importanti settori scientifici come glaciologia, climatologia, biodiversità, oceanografia, e altre discipline.
Il primo gruppo di tecnici ha raggiunto la stazione Mario Zucchelli, segnando l’inizio delle attività che si protrarranno fino a febbraio 2025.
La spedizione, sostenuta da CNR, ENEA e OGS, si occuperà di studi multidisciplinari che mirano a comprendere meglio fenomeni cruciali come i cambiamenti climatici, la biodiversità polare e le dinamiche dei ghiacci marini.

Progetti e innovazioni tecnologiche
Uno degli obiettivi chiave di questa 40a spedizione è migliorare le infrastrutture delle basi antartiche. Grazie a un finanziamento speciale del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), verranno implementati progetti per incrementare l’efficienza energetica attraverso fonti rinnovabili e nuove tecnologie, come il potenziamento dell’impianto fotovoltaico presso la stazione Mario Zucchelli e la creazione di un nuovo osservatorio geomagnetico.
Rilevanza internazionale
Questa spedizione si inserisce in un contesto internazionale importante, con l’avvicinarsi della “Decade delle Nazioni Unite sulla Criosfera” e l’Antarctic Treaty Consultative Meeting previsto a Milano nel 2025. Oltre ai progetti italiani, la collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Istituto polare francese Paul-Émile Victor (IPEV) sarà centrale per le attività di ricerca presso la stazione Concordia.
La nave Laura Bassi e le forze armate
La nave Laura Bassi, in partenza per l’Antartide, supporterà la ricerca oceanografica e geofisica durante la missione. Le Forze Armate italiane parteciperanno attivamente con un contingente di 17 esperti militari, garantendo il supporto logistico e operativo per il successo delle missioni esterne e subacquee.
Con questa nuova spedizione, l’Italia conferma il suo ruolo di primo piano nella ricerca polare, contribuendo significativamente alla comprensione dei cambiamenti climatici e delle dinamiche dell’ambiente antartico.