Intelligenza Artificiale generativa. La Commissione Europea lancia GPT@EC

La Commissione Europea ha presentato il progetto pilota di GPT@EC, un nuovo strumento di intelligenza artificiale generativa pensato per supportare l’amministrazione interna.

Questo strumento, sviluppato dalla Direzione generale per i servizi digitali (DIGIT), rappresenta un importante passo avanti verso la digitalizzazione dei processi amministrativi della Commissione, mantenendo un elevato standard di sicurezza e conformità alle norme aziendali.

Un’evoluzione del progetto GPT@JRC

GPT@EC si basa su un’esperienza già collaudata: GPT@JRC, un sistema sviluppato dal Centro comune di ricerca (JRC) per supportare progetti scientifici e di ricerca. Grazie a questa base solida, GPT@EC si presenta come una soluzione personalizzata per le esigenze specifiche della Commissione, differenziandosi dagli strumenti di intelligenza artificiale generativa di terze parti grazie a un maggiore controllo sulla gestione dei dati interni.

Johannes Hahn, Commissario per il bilancio e l’amministrazione, ha sottolineato l’importanza del nuovo strumento per migliorare l’efficienza dell’istituzione: “Sono sicuro che GPT@EC migliorerà la nostra produttività, accrescerà la nostra reattività e ci permetterà di fornire meglio i nostri servizi ai cittadini dell’UE, tutto questo garantendo il pieno controllo sui dati della Commissione”.

Una soluzione su misura per il personale della Commissione

Uno degli aspetti più rilevanti di GPT@EC è la sua capacità di supportare il personale in una vasta gamma di attività, dalla stesura di testi alla sintesi di documenti, fino allo sviluppo di codice software. L’IA generativa, integrata nello strumento, aiuta a migliorare la produttività e la creatività, assicurando al contempo che i dati rimangano al sicuro all’interno dell’infrastruttura della Commissione.

La principale differenza rispetto a soluzioni esterne risiede proprio nell’adattamento al contesto dell’amministrazione europea, permettendo l’elaborazione di informazioni sensibili senza condividerle con attori esterni.

GPT@EC fornisce accesso a una serie di modelli di intelligenza artificiale (Large Language Model, LLM), ciascuno dei quali è progettato per gestire diverse tipologie di compiti e vari livelli di sensibilità dei dati. La possibilità di utilizzare modelli open source e sovrani rappresenta un ulteriore elemento di flessibilità, permettendo alla Commissione di adattare l’uso dell’IA in base alle esigenze specifiche dei suoi dipartimenti.

Un uso sicuro e conforme dell’intelligenza artificiale

Veronica Gaffey, Direttore Generale dei Servizi Digitali, ha spiegato che “Vogliamo che il personale della Commissione tragga vantaggio da tutte le possibilità offerte dall’intelligenza artificiale, ma allo stesso tempo fornire loro gli strumenti per farlo in sicurezza. Il feedback del nostro personale sarà fondamentale per migliorare ulteriormente GPT@EC e renderlo sempre più adeguato alle esigenze della Commissione”.

Il lancio di GPT@EC si inserisce perfettamente all’interno della strategia AI@EC adottata dalla Commissione a gennaio 2024, che definisce le linee guida per lo sviluppo e l’utilizzo di un’IA legale, sicura e affidabile. Questo nuovo strumento si allinea agli obiettivi della Commissione di accelerare la trasformazione digitale dei suoi dipartimenti e delle agenzie esecutive, garantendo al contempo l’uso responsabile dell’intelligenza artificiale.

GPT@EC rappresenta quindi un significativo passo avanti nell’uso dell’intelligenza artificiale all’interno della Commissione Europea. La possibilità di sfruttare la potenza dell’IA generativa in un ambiente sicuro e conforme permetterà all’amministrazione europea di migliorare i propri processi interni, garantendo al contempo il rispetto della privacy e della sicurezza dei dati.

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