Chirurgia robotica: il Santobono Pausilipon leader in Italia per gli impianti cocleari pediatrici

Il Santobono Pausilipon di Napoli si conferma il primo centro italiano per numero di impianti cocleari pediatrici eseguiti con chirurgia robotica. Un risultato che colloca l’Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria – diretta da Antonio Della Volpe, primo otochirurgo in Italia ad aver applicato la robotica agli impianti cocleari nei bambini – tra le eccellenze nazionali nella cura della sordità infantile profonda.


Robot chirurgico e stampa 3D: un nuovo standard nella cura della sordità infantile

Il reparto, riconosciuto come Centro regionale di riferimento per gli impianti cocleari pediatrici della Campania, utilizza una combinazione avanzata di tecnologie:

  • Sistemi robotici di ultima generazione per l’inserimento dell’elettrodo con micromovimenti ad altissima precisione.
  • Modelli anatomici in 3D, ottenuti integrando imaging radiologico e stampa additiva, che consentono una pianificazione preoperatoria su misura per ogni paziente.

Grazie a questa sinergia tra chirurgia robotica e bioingegneria, il team ha già superato i 50 interventi robotici in due anni, con un totale di circa 80 impianti cocleari pediatrici ogni anno.


Perché la robotica cambia la chirurgia otologica

Il robot permette di superare i limiti della manualità umana nei distretti anatomici più minuti dell’orecchio interno:

  • elimina i micromovimenti involontari della mano,
  • mantiene una delicatezza costante nell’inserimento dell’elettrodo,
  • migliora la visibilità e la sicurezza chirurgica nelle zone a rischio.

“La precisione ottenibile con la robotica non è replicabile manualmente – spiega Della Volpe – e ci consente di intervenire con accuratezza mai raggiunta prima in Italia”.


La stampa 3D come strumento di chirurgia personalizzata

La pianificazione preoperatoria basata su modelli 3D dell’osso temporale e della coclea permette di:

  • studiare l’anatomia specifica del bambino prima dell’intervento,
  • determinare il miglior orientamento del braccio robotico,
  • ridurre i margini di errore e i tempi operatori.

Un approccio definito “sartoriale”, che introduce il concetto di chirurgia paziente-specifica anche in otorinolaringoiatria pediatrica.


Verso la diffusione della chirurgia endoscopica “a due mani”

L’adozione stabile del robot consentirà al Santobono Pausilipon di estendere anche l’utilizzo della chirurgia endoscopica “a due mani”, ancora poco diffusa in Europa per la complessità tecnica, migliorando ulteriormente gli standard di precisione e mini-invasività.


Una medicina pediatrica sempre più tecnologica

Per Rodolfo Conenna, direttore generale dell’AORN Santobono Pausilipon, l’investimento in tecnologie avanzate è una scelta strategica:

“Integrare chirurgia e bioingegneria significa investire nella medicina del futuro. Il nostro obiettivo è offrire cure sempre più specialistiche e personalizzate, attirando famiglie anche da fuori regione”.

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