Stando ai ricercatori si sarebbe generata una risposta immunitaria che fa ben sperare surante gli studi clinici sia di fase 1 che di fase 2.
La ricerca ha coinvolto dati su 320 volontari sani di età compresa tra 18 e 59 anni, di cui 96 hanno partecipato a studi clinici di fase 1 e 224 hanno partecipato a studi di fase 2. I volontari sono stati separati in gruppi a basso dosaggio, medio dosaggio e alto dosaggio e i risultati hanno dimostrato che il vaccino ha indotto efficacemente anticorpi neutralizzanti nei volontari e ha generato una buona immunogenicità, ovvero la capacità di una sostanza di innescare una risposta immunitaria.
Ma non è tutto. Dalla ricerca emerge anche che si tratterebbe di un vaccino sicuro, in quanto non sono state osservati gravi effetti collaterali. La reazione avversa più comune è stata il dolore al sito di iniezione, seguito da febbre. Tuttavia si è trattato di reazioni blande e autolimitanti.