Juventus e Napoli tutto come prima. La sfida continua, ma per la Juve ora va meglio

Stasera Milan-Lazio per il terzo posto (per ora…)

ROMA – Tanto rumore per nulla.
Si aspettava quest’incontro/scontro diretto perché si riteneva potesse emettere una sentenza da una parte o dall’altra ma,  alla fine, le cose sono rimaste come prima: 6 punti di vantaggio c’erano e  6 sono rimasti. La Juve non ha vinto e poteva farlo, il Napoli era obbligato a vincere per sé e per gli altri ma non c’è riuscito. E la sfida continua. Ma, ora, superato indenne quest’importante ostacolo, la Juve è notevolmente avvantaggiata, nonostante il calendario, complici anche gli impegni di Champions, sia più favorevole al Napoli. Sei punti  possono costituire un prezioso tesoretto.

La partita
La compagine di Conte, a Napoli, una volta in vantaggio, ha tentato di chiudere la partita sciupando qualche palla gol con Vucinic e, poi, una volta che l’avversaria è rinvenuta, l’ha gestita, con forza e, determinazione, senza incertezze,   fino alla fine. Un pari tranquillo e meritato.
E’ stato un incontro pieno di tensione a scapito del bel gioco, e lo testimoniano gli scontri fra Chiellini e Cavani con gomitate e tirate per i capelli  non visti,  oppure, se visti dagli arbitri di contorno,  giudicati troppo benevolmente da un Orsato che ha preferito far giocare (e anche menarsi…) per non incidere di persona in una partita così importante.
Non s’era mai visto un Cavani violento (gomitata da ko) ma Chiellini lo ha provocato in tutte le maniere, alla sua maniera rude e pesante,  e anche per un sant’uomo come l’attaccante azzurro  la pazienza  ha avuto un limite.  Entrambi  avrebbero meritato l’espulsione e al Napoli  sarebbe spettato pure  il rigore, per Mazzarri ce ne sarebbe stato anche un secondo. Ma tant’è….  

Napoli, e ora ?
Tifosi napoletani delusi, perché erano  sicuri  di “matare” la Juve ma il matador Cavani, ancora una volta ha fatto cilecca:  fermo lui, la squadra fa altrettanto e questo conferma l’idea che il Napoli  si identifica ancora e sempre in lui. E’ un po’ troppo per il giocatore e troppo poco per una squadra che ambiva ad essere l’unica rivale della capolista.  Questa era la prova del nove e il Napoli l’ha fallita.
Per poter sperare di continuare la rincorsa, almeno quella, gli azzurri hanno l’assoluta necessità di recuperare Cavani agli antichi splendori perché se l’uruguagio riprende a segnare, allora si può essere un po’ più tranquilli anche  sul secondo posto perché con l’anticipo di stasera Lazio e Milan incombono a tamburo battente….

Milan-Lazio, spareggio clou.
Stasera a S. Siro, ci sarà  un autentico spareggio per il terzo posto: il Milan punta a scavalcare la Lazio, quindi deve assolutamente vincere, senza alternative di sorta; la Lazio, a sua volta, essendo avanti di due punti, mirerà magari anche al pari che equivarrebbe a tenere a bada l’avversario più pericoloso.   Di fatto, però, segretamente, anche se nessuno lo dice apertamente (tranne Galliani che l’aveva già affermato  in settimana) un pensierino al Napoli non è proibito farlo ed ora, a maggior ragione gli si potrebbero recuperare due punti, dopo l’alt impostogli dalla Juve.
I motivi per vincere, quindi sono tanti  per Milan e Lazio, anche se, va precisato, il campionato è ancora lungo e le possibilità di rifarsi non mancherebbero, però queste diventano occasioni d’oro per sbarazzarsi di un avversario, scavalcarlo o allungare.  Quindi, partita tutta da vedere.

Catania- Inter ? Spareggio pure questo.
Altro scontro alla morte a Catania dove l’Inter rischia grosso perché gli etnei ormai hanno scoperto le carte e, per bocca del suo presidente Pulvirenti, puntano decisamente ad un posto in Europa League.  L’undici di Stramaccioni è chiamato a difendersi non solo dall’avversario che si troverà di fronte, sicuramente più agguerrito che mai, ma anche da quelli degli altri campi nella rincorsa a questo tanto ambito terzo posto. Per l’Inter, dunque, questa potrebbe essere la partita della verità.

Fiorentina, tre punti scontati ?
Ma fra Catania e Inter potrebbe inserirsi il terzo litigante, quella Fiorentina che, nonostante la sonora battuta d’arresto di Bologna e ancora lì a competere anche lei per il solito posto al sole.
Domani gioca in casa col Chievo, quale occasione migliore per vincere e verificare, alla fine, su quale delle due avversarie in terra siciliana avrà comunque guadagnato punti. Ma bisogna, prima vincere….

Roma, se ci sei…
La Roma, dopo le tante divagazioni sullo sceicco supermiliardario anzi no, è chiamata ai fatti sul campo, all’Olimpico,  contro un Genoa in grande rimonta con Rossi in panchina; all’apparenza l’incontro si presenta interessante per entrambe le squadre. La Roma se vuole rimettersi in gioco almeno per l’Europa League,  deve vincere per la terza volta consecutiva, confermando d’aver svoltato con Andreazzoli.  Intanto aspettiamo di vedere cosa succederà a livello societario, se quanto pubblicizzato nei giorni scorsi avrà un concreto seguito finanziario o meno.

Le altre
Delle squadre di centro classifica,  solo Sampdoria-Parma si presenta senza assilli, mentre  l’Udinese sarà impegnata a Pescara e il Torino, ad orario di pranzo, riceverà il Palermo: sono due partite delicate, queste, solo per le avversarie che stagnano nei bassifondi avendo entrambe fame di punti, o meglio dei tre punti che non sarà facile conquistare. Ci si attende, quindi, una rabbiosa prova d’orgoglio.
Siena-Atalanta (affidata a Tagliavento, un internazionale) è un altro mezzo spareggio perché se i toscani vincono,  l’Atalanta, già in rovinosa discesa, verrebbe risucchiata in piena zona retrocessione.
Un weekend  calcistico davvero interessante, speriamo, però,  che non si concluda come l’anticipo di ieri sera che ha lasciato tutto come prima.
 
      

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