Paralimpiadi Sochi. Boicottaggio di Francia, Stati Uniti e GB. Obama cerca vie diplomatiche

ROMA – Stasera verranno inaugurate le paralimpiadi di Sochi. 6 Paesi europei sono risultati in disaccordo per la location dei Giochi.

La suddetta presa di posizione deriva dal fatto che i rapporti tra Ucraina e Russia sono particolarmente ostili. Il Parlamento della Crimea ha votato si all’annessione alla Russia ed ha indetto un referendum, provocando l’inevitabile reazione di Kiev e della comunità internazionale. Il Senato russo rispetta la scelta della Crimea, affermando che tutto ciò che accade nell’Ucraina dell’Est è totalmente avulso dalla Federazione Russa.

Intanto, Gazprom minaccia di porre fine alle forniture di gas all’Ucraina se non verrà saldato il cospicuo debito accumulato da Kiev, attualmente di 1,8 miliardi di dollari. Gli atleti ucraini hanno deciso di non rinunciare alle paralimpiadi, ma il capo del Comitato Valeri Sushkevic, ovviamente in apprensione, afferma: “Ma se succede tutto quello che noi temiamo, lasceremo i Giochi”. Francia, Norvegia, Finlandia, Stati Uniti e Gran Bretagna si sono opposte, chiamando fuori i proprio atleti. In prima linea, nel voler risolvere il contenzioso, troviamo Barack Obama che insiste per trovare vie diplomatiche per ovviare al problema. Il Presidente americano, telefonando al Presidente Vladimir Putin, ribadisce il concetto, come reso noto dalla Casa Bianca,: ha indicato che c’è un modo per risolvere la situazione diplomaticamente, rispondendo agli interessi della Russia, degli ucraini e della comunità internazionale”e riferendosi alle azioni di Mosca “sono una violazione alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina”. Putin sostiene di non voler rovinare i rapporti con gli USA ed ha ricordato ad Obama, reso noto da La Stampa: l’importanza delle relazioni russo-americane per garantire la stabilità e la sicurezza del mondo(…)tali relazioni non devono essere sacrificate da problemi internazionali isolati, anche se molto importanti”. Il capo della diplomazia americana John Kerry, afferma Obama, si terrà continuamente in contatto con il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, con il governo di Kiev e gli altri partner internazionali per rimanere sempre aggiornati. 

 

                                                                                                                                             

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