
ROMA – Pioggia di polemiche sulla manifestazione di solidarietà promossa dal sindacato di polizia Coisp per i quattro agenti condannati definitivamente per l’omicidio colposo di Federico Aldrovandi. Il sit-in di protesta è andato infatti in scena sotto l’ufficio della madre del 18enne morto nel settembre 2005 in un parco pubblico a Ferrara durante un controllo di polizia.
Il gruppetto di manifestanti si è radunato questa mattina in piazza Savonarola a pochi metri dalla sede del municipio di Ferrara dove lavora come dipendente comunale Patrizia Moretti. La donna, vedendo quanto accadeva dalla finestra dell’ufficio, ha definito l’iniziativa «una chiara provocazione» verso di lei e verso il Comune, considerato «che la città sta lavorando per mantenere buoni rapporti con la questura e il ministero dell’Interno». Sulla stessa linea, ha sottolineato la Moretti, anche il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, sceso in strada per invitare gli organizzatori a spostarsi di qualche metro. Invito caduto nel vuoto, spiega la mamma di Federico, e bollato come «inspiegabile» e «tardivo» dal sindacato.
Il presidio si è sciolto solo quando la donna ha mostrato ai manifestanti la foto del figlio morto in obitorio con il viso circondato di sangue. «Avevo deciso di non accettare alcuna provocazione. Ma poi – ha raccontato Moretti – non potevo lasciar correre. Così, sono scesa insieme a due colleghe, ho preso la foto di Federico e l’ho aperta verso di loro. La maggior parte dei manifestanti ha tenuto gli occhi bassi».
Lo striscione esibito dagli appartenenti al Coisp recitava «Le legge non è eguale per tutti. I poliziotti in carcere, i criminali a casa», tema conduttore di un successivo dibattito pubblico. «Una manifestazione intollerabile e di cattivo gusto», l’ha definita il deputato democratico Ettore Rosato. «Chi veste la divisa lo fa a difesa dei diritti dei cittadini e dovrebbe avere massimo rispetto per il dolore delle vittime e per gli esiti processuali. Per queste ragioni rinnoviamo la nostra vicinanza alla famiglia Aldrovandi», ha aggiunto.
«Oggi con gesto sconsiderato, rinnovato dolore per omicidio Aldrovandi. Oltre ogni limite. Un forte abbraccio a Patrizia e ai suoi familiari», scrive su twitter il leader di Sel, Nichi Vendola. !Un atto gravissimo”, lo definisce Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista.
«È inaccettabile che di fronte a svariate sentenze che hanno stabilito quante e quanto gravi fossero le responsabilità» dei poliziotti condannati, Patrizia Moretti, dopo quasi 8 anni, «sia ancora costretta a mostrare lo scempio che è stato fatto di suo figlio per chiedere silenzio e rispetto che le era dovuto dal primo momento e continua a esserle negato». Lo afferma il senatore del Pd Luigi Manconi.