Indignati. Scontri Roma. 9 in carcere, 2 ai domiciliari e uno libero

ROMA –   Nove manifestanti in carcere, due ai domiciliari e uno rimesso in libertà. È quanto ha deciso il gip del tribunale di Roma Elvira Tamburelli sui 12 manifestanti fermati sabato scorso durante gli incidenti avvenuti a Roma in occasione della manifestazione degli indignati. La decisione è arrivata dopo sei ore di camera di consiglio in seguito agli interrogatori di garanzia, svolti nel carcere di Regina Coeli, che si erano conclusi nel tardo pomeriggio di ieri.

“Si è trattato di un’azione concertata che ha strumentalmente utilizzato la pacifica manifestazione per attentare ai beni ed ostacolare la pubblica difesa” ha scritto il gip  nelle ordinanze di convalida degli arresti e di applicazione di misura cautelare per i giovani accusati degli scontri avvenuti a Roma.

Nelle ordinanze riguardanti i soggetti che rimangono in carcere  il gip, nel rilevare anche la pericolosità sociale di alcuni di essi, contesta di aver agito durante la manifestazione del 15 ottobre degli Indignati «in un contesto violento – si legge nei provvedimenti – e peraltro protrattosi per diverse ore» nelle zone di San Giovanni, Appio ed in via Cavour. Nel caso, ad esempio, di Stefano Conigliaro, il magistrato sottolinea «l’azione violenta dell’indagato, in prima fila tra i violenti, consistita nel lancio ripetuto di pietre contro personale di polizia e mezzi». Con riferimento alle posizioni di Giuseppe Ciurleo e Giovanni Venuto, il gip sottolinea il sequestro di materiale di «particolare significazione». Al primo una maschera antigas, un casco da motociclista e volantini inneggianti alla rivoluzione; al secondo il manico di un piccone di 80 centimetri. Quanto a Giovanni Caputi, considerato «vicino alle posizioni degli indignati spagnoli e venuto appositamente in Italia da Barcellona per esprimere una solidarietà», il gip parla di piena consapevolezza e partecipazione «all’azione del gruppo rivolta contro le forze dell’ordine come dimostra l’azione ripetuta di lancio di sanpietrini e di altri oggetti analogamente a quanto stavano facendo gli altri componenti del gruppo».

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