Andrea Patassa, il futuro astronauta italiano inizia l’addestramento a Colonia

Il futuro astronauta italiano Andrea Patassa ha ufficialmente iniziato la sua formazione presso il Centro di Addestramento dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) a Colonia, in Germania.

Ieri, Patassa ha intrapreso il primo slot di addestramento, che durerà due mesi e rappresenta il primo passo verso l’inclusione nel corpo degli astronauti riservisti dell’ESA.

Obiettivo Luna e Marte

Patassa, entusiasta del suo nuovo percorso, ha dichiarato: “Le prospettive per le missioni spaziali nei prossimi anni sono incredibili, con progetti di lunga durata per esplorare luoghi mai visti prima come la Luna e Marte“.

Il pianeta Marte

L’obiettivo non è solo esplorare, ma anche stabilire una presenza duratura, sfidando le complessità psicologiche e fisiche delle missioni di lunga durata.

Formazione tecnica e psicologica per le nuove frontiere spaziali

L’addestramento degli astronauti dell’ESA, inclusi i riservisti, copre competenze tecniche e operative come la gestione dei sistemi spaziali e esercizi di sopravvivenza in condizioni estreme. Patassa e i suoi colleghi affronteranno simulazioni di emergenza in acqua e in ambienti invernali, oltre a una prima preparazione per le passeggiate spaziali.

Questa fase comprende l’immersione nella Neutral Buoyancy Facility dell’ESA, dove potranno esercitarsi in condizioni di galleggiamento neutro, fondamentali per operazioni all’esterno dei veicoli spaziali, come quelle previste sulla Stazione Spaziale Internazionale.

L’Importanza dell’addestramento

L’esplorazione spaziale non ha solo un impatto fuori dal pianeta. Patassa sottolinea come la tecnologia sviluppata per le missioni sulla Luna e Marte possa contribuire a migliorare la vita quotidiana sulla Terra.

“Per sopravvivere sulla Luna, sarà essenziale il riutilizzo delle risorse senza rifornimenti esterni, un approccio che potrà essere d’aiuto anche nella lotta contro il cambiamento climatico”.

Andrea Patassa: chi è

Andrea Patassa

Nato a Spoleto nel 1991, Patassa ha conseguito una laurea in Scienze Aeronautiche a Napoli e successivamente un master. Capitano e pilota collaudatore sperimentale dell’Aeronautica Militare, è ora parte di un programma che lo porterà verso le stelle.

Patassa ha condiviso la sua speranza di avvicinare i giovani italiani al mondo scientifico.

“Il numero di persone che si avvicinano alle materie scientifiche in Italia è ancora basso, specialmente tra le ragazze. È fondamentale fare divulgazione, raccontare quello che facciamo”, spiega, evidenziando quanto il fascino dell’esplorazione spaziale possa ispirare le nuove generazioni.

L’addestramento di Patassa terminerà il 13 dicembre, e insieme a lui altri astronauti riservisti europei intraprenderanno questo percorso: Sara García Alonso (Spagna), Arnaud Prost (Francia), Amelie Schoenenwald (Germania) e Aleš Svoboda (Repubblica Ceca).

Anthea Comellini

Il secondo gruppo di riservisti ESA, che include l’italiana Anthea Comellini, inizierà l’addestramento il 13 gennaio 2025.

Questa missione rappresenta un passo storico per la partecipazione italiana alle future esplorazioni spaziali e dimostra il ruolo crescente del nostro Paese nel panorama scientifico globale.

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