Civiltà italica e Magna Grecia: alle radici della nostra identità

La riscoperta di un patrimonio senza tempo

Il libro Civiltà italica e della Magna Grecia di Giuseppe Nisticò e Salvatore Mongiardo propone una riflessione profonda sulle origini culturali e spirituali del Mediterraneo. Attraverso una narrazione coinvolgente, gli autori riportano al centro della scena storica il ruolo della Calabria e della Magna Grecia come cuore pulsante di un pensiero capace di parlare ancora oggi.

La “Prima Italia”: un concetto che cambia la prospettiva

Tra i contributi più innovativi spicca l’idea di Prima Italia, che vede nell’arco jonico calabrese il luogo originario da cui prese forma il nome Italia. Questa interpretazione arricchisce la storiografia tradizionale, mostrando come la civiltà italica non fosse soltanto un insieme di popolazioni, ma un laboratorio etico e culturale in grado di generare valori universali.

Magna Grecia tra mito, filosofia e spiritualità

Il testo non si limita a ricostruire fatti storici: mette in evidenza il legame profondo tra la cultura della Magna Grecia, il pensiero pitagorico e le tradizioni orfiche. Le celebri laminette auree rinvenute in Calabria diventano testimoni di una visione spirituale che ha influenzato filosofi come Platone e, in parte, lo stesso cristianesimo.
La Magna Grecia viene così descritta come ponte tra mondi e civiltà, dove mito, filosofia e religione si intrecciano generando un’eredità che ancora oggi ispira.

Il messaggio pitagorico e l’etica universale

Salvatore Mongiardo, filosofo e promotore della Nuova Scuola Pitagorica, sottolinea l’attualità del pensiero di Pitagora, interprete di un’etica universale basata su armonia, misura, libertà e giustizia.
Questa lettura restituisce alla Calabria un ruolo centrale nella diffusione di valori che hanno superato confini e secoli, contribuendo a forgiare la stessa identità europea.

Perché leggere oggi “Civiltà italica e della Magna Grecia”

Il volume non è un semplice saggio di storia: è un invito a riscoprire le radici italiche e magnogreche come parte integrante della nostra identità collettiva. In un’epoca in cui il Mediterraneo torna al centro di sfide globali, il libro di Nisticò e Mongiardo ci ricorda che proprio da lì, secoli fa, è nata un’idea di libertà, conoscenza e spiritualità capace di illuminare ancora il presente.


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