Festa cinema Roma 2025. I tre film sulla Palestina

Dopo il grandissimo interesse suscitato a Venezia da “The voice of Hind Rajab” premio della Giuria e  “No other land” vincitore di un Oscar negli Stati Uniti, in un momento in cui Gaza è al centro dell’attenzione mondiale, tre sono i film sulla Palestina alla ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma, dal 15 al 26 ottobre 2026. Ecco quali:

“Palestine 36” di Annemarie Iacir  

 Presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival il 5 settembre 2025. Ambientato in Palestina nel 1936, durante la rivolta araba contro la trentennale occupazione britannica, racconta del giovane Yusuf, in perpetuo movimento tra il villaggio del quale è originario e Gerusalemme, mentre cominciano ad arrivare gli ebrei in fuga dall’Europa e dalle leggi razziali. I conflitti, i personaggi e le loro aspirazioni si intrecciano nella storia di un popolo intero, arricchita anche di notevoli e rari materiali d’archivio. Il film è la ricostruzione di un periodo fondamentale della storia della regione, che la regista palestinese Annemarie Jacir da tempo desiderava realizzare. Come i suoi film precedenti (Wajib, Quando ti ho visto è Il sale di questo mare), anche Palestine 36 è il candidato ufficiale palestinese agli Oscar per il miglior film straniero.

Palestine 36 è un film didi Annemarie Jacir (2025). Palestina, Regno Unito, Francia, Danimarca, Norvegia, Qatar, Arabia Saudita, Giordania |119’ Cast: Hiam Abbass, Kamel El Basha, Yasmine Al Massri, Jalal Altawil, Robert Aramayo, Saleh Bakri, Yafa Bakri, Karim Daoud Anaya, Wardi Eilabouni, Ward Helou, Billy Howle, Dhafer L’Abidine, Liam Cunningham, Jeremy Irons

 “Put Your Soul on Your Hand and Walk” doc di Sepideh Farsi 

 Put Your Soul on Your Hand and Walk documentario di Sepideh Farsi, la cui protagonista, la foto-giornalista Fatma Hassouna è stata uccisa a Gaza. In una piccola casa nel nord di Gaza, le connessioni cadono, i generatori si spengono, eppure il sorriso di Fatma è sempre presente, mentre si sistema l’hijab e parla di famiglia, vicini, aiuti, blackout e piccoli desideri: un pezzo di cioccolato, un pasto come si deve. La regia di Farsi, austera, senza enfasi retorica, lascia che siano volti, gesti e un umorismo spontaneo a sostenere il racconto, trasformando in cinema il reportage. Ne scaturisce uno scambio sommessamente radicale tra due donne che non si incontreranno mai. La regista iraniana Sepideh Farsi ci restituisce un ritratto penetrante di Gaza costruito attraverso mesi di videochiamate con la ventiquattrenne fotogiornalista palestinese Fatma Hassouna, uccisa poi lo scorso aprile durante un attacco israeliano in cui hanno perso la vita anche tutti i membri della sua famiglia. Composto in gran parte da conversazioni schermo a schermo, scorci di notiziari in diretta e soprattutto dalle fotografie scattate da Fatma, il film possiede l’intimità di una chiacchierata tra amiche e la nitidezza di un reportage dal campo.

Put Your Soul on Your Hand and Walk

Francia, Palestina, Iran, 2025 

Genere: Documentario

durata 110′

play 

Regia di Sepideh Farsi

Once Upon a time in Gaza

Nel diluvio di immagini dell’assedio, la vita e l’immaginazione dei gazawi restano invisibili. I registi Arab e Tarzan Nasser le riportano in scena mescolando revenge thriller, western urbano, satira e cronaca per restituire con forza il presente e lamemoria di quella Gaza City che non vedremo mai più.   2007: Osama gestisce una falaferia e con lui lavora Yahya, studente timido che sogna di ottenere un permesso per lasciare la Striscia. Quando un poliziotto corrotto tenta di arruolare Osama come informatore, la resistenza dell’uomo innesca un’escalation di minacce e violenza. Due anni dopo, con Hamas al potere, un regista nota la somiglianza di Yahya a con un militante celebrato come martire e lo ingaggia per interpretarlo in una produzione commissionata dalle autorità locali. Sul set, Yahya impara a “diventare” un eroe nazionale mentre, tra armi vere e zero effetti speciali, la finzione scivola nella realtà. Con un film audace, i Nasser riflettono su chi controlla le immagini e i miti – martirio compreso – evitando ogni pornografia del dolore.

di Tarzan & Arab Nasser (2025). Francia, Palestina, Germania, Portogallo 90’

Cast: Nader Abd Alhay, Ramzi Maqdisi, Majd Eid

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