Il 2025 si è confermato come uno degli anni più duri per milioni di bambine e bambini nel mondo, travolti dagli effetti sempre più estremi della crisi climatica. A lanciare l’allarme è Save the Children, che documenta come ondate di calore, inondazioni, cicloni e uragani abbiano compromesso istruzione, salute e sicurezza dell’infanzia in numerose aree del pianeta.
Negli ultimi trent’anni, in media circa 136 mila bambini al giorno sono stati colpiti da disastri climatici. Un dato che fotografa una crisi strutturale e non più episodica, con conseguenze profonde e durature sulle nuove generazioni.
Crisi climatica e bambini: un’emergenza globale
Secondo Save the Children, se la comunità internazionale riuscisse a rispettare l’obiettivo dell’Accordo di Parigi, limitando l’aumento della temperatura globale a 1,5 °C entro il 2100, due milioni di bambini potrebbero essere risparmiati da una futura esposizione a condizioni di siccità senza precedenti. Il cambiamento climatico, infatti, colpisce i minori in modo sproporzionato, amplificando povertà, insicurezza alimentare e disuguaglianze educative.
Inondazioni in Asia: scuole chiuse e infanzia senza istruzione
Tra la fine del 2025 e i mesi precedenti, devastanti inondazioni in Asia hanno causato centinaia di vittime, inclusi bambini. Paesi come Thailandia, Indonesia, Sri Lanka e Pakistan sono stati colpiti da alcune delle peggiori alluvioni degli ultimi trent’anni. In molte aree le scuole sono state costrette a chiudere, privando decine di migliaia di bambini del diritto all’istruzione.
Nelle zone colpite, Save the Children e i partner locali hanno attivato spazi sicuri per l’infanzia, garantendo supporto psicologico, attività educative e aiuti essenziali alle famiglie sfollate.
Uragano Melissa: Haiti e Repubblica Dominicana in ginocchio
Nel 2025, l’uragano Melissa è stato il più potente mai registrato nell’anno, colpendo duramente Haiti e la Repubblica Dominicana con venti distruttivi e piogge torrenziali. Secondo il modello meteorologico IRIS dell’Imperial College, il cambiamento climatico ha aumentato del 16% l’intensità delle precipitazioni estreme associate all’uragano.
Save the Children ha avviato interventi di emergenza per sostenere i bambini e le famiglie nelle aree più colpite, dove infrastrutture, scuole e abitazioni sono state gravemente danneggiate.
Sud Sudan: scuole chiuse per il caldo estremo
In Sud Sudan, a febbraio 2025, temperature pericolosamente elevate hanno costretto le scuole a chiudere per il secondo anno consecutivo. La mancanza di sistemi di ventilazione e aria condizionata negli edifici scolastici ha reso impossibile proseguire le lezioni, esponendo molti bambini a rischi gravi come lavoro minorile, matrimoni precoci e reclutamento in gruppi armati.
L’emergenza ha evidenziato l’impatto diretto delle ondate di calore sull’istruzione, soprattutto nei Paesi più vulnerabili.
Madagascar: siccità, cicloni e malnutrizione infantile
In Madagascar, la combinazione di siccità prolungata e inondazioni causate dai cicloni ha provocato gravi perdite agricole nel corso del 2025. Secondo un’analisi di Save the Children, nei prossimi mesi si prevede un aumento del 54% dei casi di malnutrizione tra i bambini sotto i cinque anni.
L’insicurezza alimentare è il risultato di una crisi multifattoriale, in cui i ripetuti shock climatici giocano un ruolo centrale, aggravando condizioni già precarie.
Filippine: cicloni sempre più intensi e mortali
Le Filippine sono state colpite nel 2025 da 23 cicloni tropicali, confermando una tendenza all’aumento dell’intensità dei tifoni, collegata al riscaldamento degli oceani. A novembre, il tifone Kalmaegi ha causato circa 200 vittime, tra cui neonati e bambini, colpendo aree già devastate da un terremoto di magnitudo 6,9.
“Proprio quando sta per iniziare la ricostruzione, arriva un altro disastro che chiude le scuole e sfolla le comunità”, ha dichiarato Faisah Ali, responsabile della risposta umanitaria di Save the Children nelle Filippine.
L’appello di Save the Children: agire ora per proteggere l’infanzia
Save the Children ribadisce la necessità di azioni immediate e concrete per mitigare il cambiamento climatico e rafforzare la protezione dei bambini, investendo in adattamento climatico, istruzione resiliente e sistemi di risposta alle emergenze.
La crisi climatica non è più una minaccia futura: nel 2025 ha già segnato in modo profondo la vita di milioni di bambini. Proteggerli significa proteggere il futuro stesso delle società globali.



