ROMA – Matteo Renzi si sente un po’ Obama. Ci tiene a far chiamare le proposte per il lavoro ai giovani, ai disoccupati che alcuni suoi “ esperti” stanno mettendo a punto” job act” richiamando il complesso delle leggi volute da Obama che si chiama “ jobs act”.
Ma una s in meno o in più non conta. I nostri colleghi si sono buttati a tuffo su una intervista di Maurizio Landini, segretario generale della Fiom che di questo piano parlava dicendosi d’accordo con il contratto unico di inserimento se con questo si intendeva eliminare la miriade di contratti che nascondevano forme di precariato eliminare . Premetteva che ancora non si conoscevano i particolari ma questo non contava molto per i cronisti che puntavano tutto sul “ feeling” Renzi-Landini, in barba alla Cgil e agli oppositori di Renzi nel Pd Indicava punto di differenza,dissensi netti dalle proposte renziane . Ma i colleghi cronisti in cerca di scoop a tutti i costi puntavano tutto sui “ due” ex avversari diventati ormai pappa e ciccia, Susanna Camusso stretta in un angolo mentre si apre la campagna congressuale. “ Repubblica”, tanto per non smentire la propaganda pro Renzi fatta nelle primarie del Pd offre, così come altri quotidiani, visioni fantasiose. Il sì di Landini alle proposte di Renzi sarebbe per il segretario del Pd una specie di grimaldello per mettere a tacere la sinistra del partito.Il feeling con Renzi servirebbe al segretario generale della Fiom per diventare l’interlocutore numero uno del Pd e magari scalzare da segretario generale Cgil Susanna Camusso. Il cronista si rende conto che si tratta di un obiettivo “improbabile” ma lo scrive ugualmente. Anzi fa di più ricorda che Carla Cantone, segretario generale dello Spi Cgil,il potente sindacato dei pensionati che conta quasi la metà degli iscritti alla Cgil, si è detta d’accordo con il suo pari grado della Fiom. Bisogna leggere fra le righe dei diversi articoli per cogliere la realtà dei fatti. Gli esperti renziani propongono un contratto unico a tempo indeterminato per i nuovi assunti senza garanzie dell’articolo18. Contratto che può durare tre anni. .
Il problema: eliminare la miriade di contratti precari
Allo stato, sottolinea Landini, c’ una miriade di contratti di ingresso al lavoro, precarietà sotto varie forme. La proposte dei renziani significa eliminare tutti questi contratti fasulli? Bene, sono d’accordo.Cesare Damiano,presidente della Commissione Lavoro della Camera, già ministro del Lavoro nel governo Prodi, ci aveva provato. Poi il governo era caduto. Fa presente che alla Camera era stata depositata una proposta in questo senso dalla parlamentare renziana,Madia, una degli “ esperti” renziani. E l’ex ministro esponente della “ Costituente delle idee” che renziano non è si dice d’accordo. Già,ma l’articolo 18?. Se si tratta di un allungamento di un periodo di prova il problema non esiste. Landini fa notare che nel contratto dei metalmeccanici il periodo di prova per i lavori più facili può durare fino a sei mesi,per quelli piùcomplesso fino a un anno. E’insomma un tema di discussione, di confronto tenendo conto che oggi l’apprendistato può durare anche fino a sei anni.Apprendistato finto ovviamente, da eliminare.
Non si toccano le tutele dell’articolo 18.Anzi vanno rafforzate
Il problema esiste quando dal periodo di prova si passa al contratto a tempo indeterminato con tutte le garanzie previste dall’articolo 18. Lo dice Landini,lo dice Damiano. Nelle tesi che la Cgil ha predisposto per il congresso, approvate anche da Landini, viene posto il problema del rafforzamento dell’articolo 18, depotenziato dalla riforma Fornero. Renzi per ora ha solo fatto capire a mezza bocca che la questione di fondo non è l’articolo 18. Ma molti dei suoi si sbracciano e vanno all’assalto di questa norma di garanzia per i lavoratori. Se così è smentisca i suoi collaboratori e dica apertamente che il contratto unico di inserimento non significa l’inizio di un percorso teso a mandare in soffitta questa tutela che è di tutti i lavoratori. Ma ci sono altri punti su cui le divergenze fra Renzi,i suoi esperti e ciò che pensano Landini,la Fiom,la Cgil,Damiano, Cuperlo i Giovani turchi sono nette: si tratta degli ammortizatori sociali. Con il “job act” si prevede l’abolizione della Cassa integrazione per sostituirla con una indennità di disoccupazione.
Damiano: Disastroso eliminare la cassa integrazione
“ Sarebbe disastroso-dice Damiano- una idea che mi fa accapponare la pelle”. E ricorda,masn.”La Cig è pagata da lavoratori e imprese, andrebbe estesa a tutti i settori che non l’anno adottata,mantiene il rapporto di lavoro nel momento della crisi. Se questo rapporto venisse tagliato-ribadisce quanto da giorni va dicendo- getteremmo sul mercato del lavoro centinaia di migliaia di persone che da cassa integrati diventerebbero disoccupati. Una bomba sociale”. E Landini nelle diverse interviste è stato altrettanto chiaro. Messe le cose al loro posto,i puntini sulle i, il problema del lavoro può diventare centrale.Ma non saranno le “regole” a creare nuovi posti, ma le politiche che in Europa e in Italia vanno portate avanti per coniugare uscita dalla crisi, crescita, posti di lavoro. Lo sanno tutti a partire dagli economisti veri che mettono le mani avanti. Speriamo lo sappiano anche Renzi e i suoi esperti. Sarebbe un vero e proprio delito creare illusioni, destinate a scomparire nellospazio di un mattino.