VENEZIA (nostro inviato) – Nove episodi con al centro il rapporto con la spiritualità narrati dai piu grandi registi che conosciamo. La giovane aborigena incinta, che partorisce da sola nel deserto australiano.”L’uomo che rubò un’anatra”, dopo aver cacciato la moglie ed essere rimasto con il figlio neonato, che si perde per ritrovarsi in un rito religioso.
“Sofferenze” , durante uno tsunami nel quale un pescatore vede morire tutti i familiari e con l’aiuto di un monaco buddista cerca il senso della sua sopravvivenza. “Il libro di Amos”, nel quale Gitai, come al solito molto didascalico, racconta la lettura di brani profetici della Bibbia affrontando il conflitto tra israeliani e palestinesi.
“La confessione” in cui un killer si finge sacerdote e ci fa sorridere della vita e della morte. Il film ê un mosaico, costruito dai grandi del cinema, che mette insieme tessere dell’atteggiamento umano nei confronti del divino. Ne esce raffigurata una nostra condizione fragile e grandiosa insieme, dove ciascuno`e `sospinto da eventi imprevedibili, in balia dell’irrazionale eppure dotato di carica vitale miracolosa, un attributo che nell’uomo sembra accendersi proprio nei momenti piu bui.
Genere: Drammatico
Attori: Álex de la Iglesia, Amos Gitai, Bahman Ghobadi, Emir Kusturica, Guillermo Arriaga, Hector Babenco, Hideo Nakata, Mira Nair, Warwick Thornton
Nazionalità: Messico, USA
Anno: 2014
Durata: 129 min